In tutti questi anni abbiamo sempre tenuto alta l’attenzione sulla devastazione che un progetto come il TAV Torino-Lione può portare, segnalando che la politica continuava a spingere su quest’opera inutile. Per anni abbiamo tenuto attiva la mobilitazione dei cittadini per essere pronti quando fosse arrivato il momento.
Quel momento è arrivato, ora è il momento di agire tutte/i insieme.
Cosa è successo?
Rete Ferroviaria Italiana (RFI, gruppo Ferrovie dello Stato) ha completato il progetto definitivo di una nuova linea ferroviaria tra Avigliana e lo Scalo di Orbassano. Rientra nella cosiddetta “Tratta nazionale” del TAV Torino-Lione. Nei mesi scorsi questo progetto è stato sottoposto al vaglio del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, un organismo tecnico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha già espresso il suo parere favorevole. A confermarlo è stato lo stesso Ministero lo scorso giovedì 13 marzo, durante un’audizione alla Camera dei Deputati, in questi giorni ne stanno parlando tutti i mezzi di informazione.
Cosa significa per Rivalta e per il nostro territorio?
RFI vorrebbe bucare la Collina Morenica tra Avigliana e Rivoli con una doppia galleria da scavare con talpe meccaniche e l’uso di additivi chimici. Tra Rivoli e Rivalta sarebbero previsti oltre un milione di metri quadrati di cantieri, una discarica di detriti di scavo, centinaia di camion al giorno e l’interferenza con tre strade provinciali.
L’ecosistema della Collina Morenica verrebbe stravolto, le aree agricole di Rivoli e Rivalta cancellate per sempre, desertificate e coperte da cemento, le risorse idriche compromesse, la qualità dell’aria e la salute dei cittadini messe a rischio.
Davvero possono partire con i cantieri?
A giorni RFI farà partire l’iter per l’autorizzazione della realizzazione dell’opera attraverso il Commissario nominato dal Governo, che ha poteri eccezionali che gli consentono di comprimere i tempi, forzare l’approvazione finale del progetto in pochi mesi e dare il via libera agli appalti.
Per aprire i cantieri però servono i soldi. Nel 2011 il costo dell’opera era stato stimato in 1,7 miliardi di euro che oggi sono diventati 2,9 miliardi. Attualmente sono disponibili appena 0,8 miliardi, per cui a oggi l’opera non è finanziata. Quindi la questione è tutta politica: per fermare questo progetto devastante occorre bloccare il fiume di soldi pubblici che lo alimenta.
Cosa sta facendo il Comune di Rivalta?
Da anni sollecitiamo l’Amministrazione Comunale di Rivalta a prendere una posizione chiara. Anziché contrastarlo con forza, il Sindaco, la sua maggioranza e larga parte della minoranza hanno deliberatamente collaborato alla preparazione di questo progetto devastante. Invece che lottare, hanno ubbidito ai loro partiti politici favorevoli al TAV. Finché questa sarà la politica a Rivalta, tocca a noi cittadini difendere in prima persona il futuro delle nostre comunità e dei nostri territori.
Cosa possiamo fare noi?
Informarci, diffondere le informazioni, mobilitarci, tirare fuori il coraggio e scendere in piazza. 15 anni fa ci avevano già provato e li abbiamo fermati. Lo faremo anche questa volta. Chi non lotta ha già perso.
Torino e la sua area metropolitana soffocano nel traffico e nello smog perché hanno un trasporto pubblico inesistente e una sola linea di Metropolitana, incompleta. Per finirla e iniziare la seconda linea serve 1 miliardo di euro che il Governo si rifiuta di dare.
Il progetto della Torino-Lione è già fallito. Dobbiamo togliere soldi al TAV per darli al trasporto pubblico, questa è la battaglia che dobbiamo combattere insieme.
Come, quando, dove?
Domenica 30 marzo BANCHETTO INFORMATIVO. Tutto il giorno alla Fiera di Rivalta
Sabato 5 aprile BANCHETTO INFORMATIVO. Dalle 15:00 davanti al Bicigrill sulla pista ciclabile del Sangone
Domenica 13 aprile PASSEGGIATA ESPLORATIVA sulle aree di cantiere del progetto. Ritrovo ore 14:30 davanti al Comune di Rivalta.