In una serata uggiosa tendente alla nevicata, un gruppetto di No Tav reduci dalla trasferta a Roma decide di incontrare con una calorosa sveglia i clienti dell’Hotel San Giorgio di Sangano, un’altro luogo che ospita a spese dello stato la guardiania al cantiere, un albergo distante comunque decine di km dal posto di controllo ai No Tav.
Sono le 23 quando il gruppetto fa capolino davanti alle due entrate dell’albergo. Scorge il pulmino dei Cc parcheggiato nel cortile. Subito lo spavento viene più agli occupanti che ai pochi No Tav presenti. Prima ne esce uno, poi due, infine un gruppetto. Gli occupanti non capiscono il motivo della visita. Squilli di telefono e andirivieni vari fanno sopraggiungere la pattuglia dei Cc locali. Ma sono in pochi. Lasciano sul posto un carabiniere mentre la pattuglia ne andrà a prendere altri tre. La caserma territoriale è sguarnita.
Sono le 24 quando il pulmino esce dalla seconda via che dà alla statale e si dilegua verso il cantiere. I No Tav canticchiano e chiedono per la prossima volta di esser ricevuti con tisane calde. Tornano in valle, promettendo un altro incontro a breve.