da Spinta dal Bass – Proprio il giorno in cui la Regione Piemonte approva, anche se con ben 130 modifiche, il progetto definitivo della sezione transfrontaliera del TAV, il comune di Susa esce dall’Osservatorio.
Le motivazioni al presidente dell’Osservatorio, Mario Virano sono giunte via raccomandata: “Susa non farà più parte del tavolo – afferma il sindaco di Susa Sandro Plano – questa scelta rientra nel nostro programma. Abbiamo atteso per settimane un segnale dal ministro Lupi. Ad agosto ero andato a Roma per chiedere che ci ascoltasse, e che si ricostruisse un rapporto con i Comuni, ma non si è fatto più vedere”.
A conferma di quanto sancito dall’incontro di quest’estate nella regione Isolabella di Bussoleno, i comuni della Val di Susa restano contrari all’opera. L’Osservatorio presieduto da Mario Virano doveva essere un tavolo tecnico ma così non è stato poiché mai ha preso in considerazione l’opzione zero, e anzi richiede esplicitamente l’accettazione dell’opera. Con l’aggiunta all’elenco dei comuni fuoriusciti di Susa e Condove viene svuotato ancora di più del suo significato.
L’Osservatorio si è rivelato da tempo una foglia di fico, con l’uscita di Susa anche questa foglia vola via. E rimane la realtà di un’opera imposta sulla testa del territorio, contro la volontà dei cittadini e degli amministratori.