Questo pomeriggio alle ore 18,00 appuntamento davanti alla Lidl di Susa per urlare tutta la nostra rabbia in seguito al tragico evento che ha scosso la mattinata di ieri.
Per denunciare la vergognosa situazione che, troppo spesso, si stanno trovando a vivere molti lavoratori e molte lavoratrici della grande distribuzione, schiacciati da un sistema che non da’ loro ascolto in nessun modo.
Un sistema dove la tutela delle persone è da sempre messa in secondo piano rispetto agli interessi economici, dove le persone non vengono viste in quanto tali ma come macchine da sfruttare per avere una produzione sempre più efficiente e veloce.
Adil è morto schiacciato da un camion che voleva scaricare merci per i supermercati LIDL. Un autista lo ha investito uccidendolo, lasciando sola la sua famiglia, due bimbi piccoli e un futuro tutto da costruire. E’ morto la mattina di venerdì 18 giugno 2021 a pochi chilometri dalla Valsusa, a Biandrate in provincia di Novara.
Insieme ai suoi amici e compagni di lavoro si era seduto davanti al cancello dello stabilimento, chiedendo una paga dignitosa e più sicurezza. Per un giorno, con uno sciopero indetto dai Si Cobas, il suo sindacato, di cui era un attivista e coordinatore, voleva fermare il sudore e la fatica. Per un giorno voleva farci riflettere, tutti insieme, sulla vita e sul lavoro bloccando le vendite e le consegne delle merci.
Oggi siamo qui anche noi per dire basta, per fermarci e riflettere. Per dire a tutti i lavoratori e i clienti della LIDL che la vita non ha prezzo e il lavoro e la fatica vanno rispettate. I COLPEVOLI DELLA MORTE DI ADIL SONO I PROPRIETARI E GLI AZIONISTI DI LIDL ITALIA. Scioperare è un diritto, oggi diventa un dovere. Facciamolo insieme, con Adil nel cuore.
E se la vita di un giovane uomo, lavoratore e padre, vale meno di una consegna merci e del mero profitto, allora come società dobbiamo interrogarci a fondo su quali siano oggi le priorità che guidano l’agire dei più.
Non riposerai in pace per ora Adil, ma tant* compagn* continueranno a lottare anche per te!
(Per sostenere la famiglia di Adil Belakhdim B/B intestato a Pietro Davy e Maria Chiara Cebrari con causale “Adil Belakhdim” IBAN IT22L0760101000001004906838. Le somme versate verranno rendicontate e versate dal Movimento No Tav tramite il sindacato SI COBAS ai parenti di Adil).