da Spinta dal bass – Abbiamo letto che quei geni di Telt (la società incaricata di costruire la tratta transfrontaliera della Torino-Lione) hanno avuto la brillante idea di proporre il cantiere di Chiomonte come meta turistica. La cosa non ci stupisce, se ci sono operatori turistici che propongono una gita ad Avetrana ce ne saranno sicuramente altri interessati a una visita in un cantiere fra polveri, rumore e filo spinato.
Non sappiamo nulla di più riguardo a questo superamento, il curioso turista dovrà accontentarsi della casella rossa nel report di Settembre di Telt, perché non si trovano informazioni aggiuntive né sul sito della società, né sul sito di Arpa e neppure su quello del comune di Chiomonte. Imparerà il turista che la trasparenza non è la prima virtù del sistema Tav, neanche quando si parla di salute. Potrà però sempre avvolgersi in fogli di alluminio per evitare gli effetti delle radiazioni…
Ma un’altra insidia attende il temerario turista al cantiere Tav: le polveri sottili. Se l’intrepido visitatore fosse capitato alla Maddalena, ad esempio il 17 Novembre 2016, avrebbe trovato livelli di PM10 tre volte oltre i limiti per la protezione della salute (170 microgrammi al metro cubo contro i 50 del limite normativo). Una giornata in cui i valori di polveri sottili nei dintorni del cantiere erano decisamente maggiori di quelli registrati a Torino. Non si faccia ingannare l’avventato turista dalla corona di montagne innevate che circondano il cantiere, l’aria potrebbe non essere cristallina come appare…
Ma non è finita, l’audace turista da cantiere deve sapere che da molto tempo in quei luoghi viene superata la soglia di attenzione per il rumore, tanto che Arpa e Telt in una riunione del 19 Maggio 2016 hanno concordato di avviare le “attività necessarie alla richiesta di deroga per le emissioni acustiche”. Se il coraggioso turista cercava silenzio e tranquillità fra le Alpi dovrà andare altrove perché al cantiere Tav rischia di essere accolto da polvere, trambusto, radiazioni e rumore!
La Val Susa è piena di tesori, arte, cultura e luoghi meravigliosi. I nostri paesi trasudano le storie che li hanno plasmati. L’ignaro turista farebbe bene a voltare le spalle a quel cantiere zeppo di ruspe, militari, filo spinato e devastazione. I geni della comunicazione di Telt che hanno avuto questa trovata, spacciare un cantiere per una attrazione turistica, non fanno altro che rivelare la loro mentalità colonizzatrice, con lo sguardo perso in quel buco, incapaci di rispettare quello che lo circonda.