Dai giornali apprendiamo le dichiarazioni di Ferrentino e Saitta rispetto ad una nostra qualche responsabilità rispetto alla donazione fatta dai gestori di Cascina Roland di Villarfocchiardo dei soldi che Ferrentino e Chiamparino avrebbe corrisposto per il rinfresco di lunedì scorso.
L’occasione è quella di un incontro per la campagna elettorale che noi, In tempi non sospetti ossia due settimane fa, avevamo deciso di ignorare per non fargli pubblicità.
Noi che conosciamo bene il termine solidarietà non vediamo nulla di strano nel gesto del donare, ma è evidente come Ferrentino e soci non ne conoscano il significato…quello che conoscono molto bene, il pizzo a quanto pare, appartiene ad un sistema di valori a noi estraneo che quotidianamente combattiamo in questa valle, osteggiando la costruzione di quest’opera inutile.
Inoltre proprio nel giorno dell’anniversario della morte di Peppino Impastato, le parole di Ferrentino e Esposito e Saitta non fanno che qualificare questi personaggi.
Che si facciano donazioni al movimento e in particolar modo alla cassa legale per difendere il migliaio di attivisti indagati è un fatto che avviene quotidianamente e da ogni parte d’Italia ed Europa, poiché tantissime sono le persone che ogni giorno decidono di sostenere in questo modo la nostra lotta.
A meno che non ci vogliano accusare di essere un’organizzazione internazionale di racket, crediamo proprio che qualcuno stia giocando sporco poiché privo di argomenti.
Sarebbe stato un bel gesto questo del donare metà dell’incasso se però fosse stato un modo per distanziarsi da certi politici assettati di poltrone e visibilità ma, se nasconde qualche altro significato, forse è meglio che vengano donati a chi ne ha davvero bisogno, magari proprio a Ferrentino la cui campagna, nonostante questi tentativi di diffamarci, esita a decollare.
Non abbiamo chiesto niente a nessuno, non è nel nostro stile.