Strano modo di intendere la democrazia quello del senatore esposito. Viene a Bussoleno per dare la solidarietà alla Sindaca. Solidarietà non per PRESUNTE minacce, intimidazioni, violenze o quant’altro di fin’ora inventato, ma perchè un gruppo di minoranza chiede pubblicamente le dimissioni a un Sindaco. Dimissioni richieste per problematiche relative alla vita amministrativa di un Comune raso al suolo da una politica amministrativa che non ha saputo dare risposte a nessuno dei problemi della gente e del territorio. Uno può condividere o meno. Da qui a dare solidarietà ci sono parecchi oceani di mezzo. Forse davvero bisognerebbe interrogarsi sull’emergenza democratica che stiamo affrontando. Un atto politico legittimo, dovuto e prerogativa di qualsiasi cittadino o consigliere comunale, vede la sindaca richiedere le scuse (e perchè mai?) e di farla finita (dobbiamo suicidarci?) e un senatore della repubblica porgere la solidarietà (per che cosa?). Forse non mi ero reso conto che gli eletti diventano re e che è stato reinserito formalmente il reato di lesa maestà. La contestazione del popolo poi diventa azione violenta mentre le minacce di un parlamentare sono oggetto di stima e di solidarietà (ma cos’e’ diventato il concetto filologico del termine solidarietà?). In confronto al resto sono poche cose ma è bene non sottovalutare questi aspetti che trovo terribili ed inaccettabili. Lo dico da ex amministratore e quasi sindaco : avrei avuto estremo piacere di vedere partecipazione popolare a contestarmi e rivendico il diritto di contestazione e di protesta nei confronti delle cose che mi fanno schifo. Questo è il valore principale che mi hanno trasmesso i vecchi partigiani nel corso di decenni di frequentazioni.
Fino a che avrò un solo anelito di respiro continuerò a battermi per la libertà di pensiero e di opposizione.
Buona lotta a tutte/i
Luigi
ndr: il volantino qui sotto e la richiesta di dimissioni è stata presentata dalla Lista Bussoleno Provaci che ha “perso” le elezioni per 4 voti