BUSSOLENO VENERDI’ 25 NOVEMBRE SALA CONSILIARE VIA TRAFORO 62 ORE 21
Nasce l’associazione degli imprenditori No Tav, per il lavoro e le Piccole Opere utili.
Un anno fa, con il sostegno diretto alla nascita dell’associazione Imprenditori per il Futuro della Valle, Virano tentava di dimostrare che gli imprenditori della Val Susa stavano dalla parte del Tav e che i contestatori erano pochi ed estranei ai concetti di sviluppo, antagonisti estranei al mondo del lavoro, presumibilmente ‘sfaccendati’ come li aveva definiti il Ministro Lunardi nel 2005 (oggi indagato per le malversazioni del G8) prima di essere sconfitto sul campo a Venaus. Oggi che quell’associazione calata (finanziata?) dall’alto si trascina stancamente con una ventina di piccoli e chiacchierati imprenditori edili in attesa di raccattare qualche obolo in cambio del loro contributo alla devastazione della Valle (e quindi di fallire come l’Italcoge e la Geomont in attesa di pagamenti incerti nel tempo), la Valle vera contrattacca sullo stesso piano con un’iniziativa che invece sembra già destinata al successo. Si chiamerà Etinomia (crasi tra Etica e Economia), Imprenditori Etici per la Difesa dei Beni Comuni, la nuova associazione che radunerà e rappresenterà le imprese e le partite Iva che, opponendosi al Tav, lanciano una sfida al concetto che il lavoro debba sottostare a condizioni immorali e ai ricatti del Potere (se vuoi lavorare devi accettare di tradire la tua comunità e la tua terra) o alla retorica di qualsiasi lavoro è buono e giustificato. E’ un ‘manifesto etico’ che dichiara i presupposti su cui dare e ricevere adesione: ‘principi di solidarietà sociale, trasparenza dei rapporti commerciali, intento di non agire contro gli interessi della comunità, partecipazione a progetti che contribuiscano a valorizzare il territorio e migliorare la qualità della vita’. L’associazione altresì ritiene dannosa qualsiasi iniziativa che direttamente o indirettamente mira a supportare le Grandi Opere scegliendo invece di dedicarsi a quelle Piccole, cioè quelle che riguardano ‘la salvaguardia dell’economia locale’ e che investono in ‘conoscenza, innovazione e qualità dei servizi nel pieno rispetto dell’ambiente, della salute dei cittadini e dei diritti dei lavoratori’. Da mesi alcuni attivisti-imprenditori si dedicano a questo progetto ed ora sono pronti a presentarlo pubblicamente il 25 Novembre nella Sala Consiliare di Bussoleno. ‘Non è stato facile, abbiamo già avuto pressioni poco piacevoli – ci dice Daniele Forte, uno dei promotori – ma il nostro modulo di pre-adesione (Scheda di Condivisione) ha già ricevuto decine di richieste e riteniamo di poter raggiungere in breve il primo traguardo di 160 imprese/partite Iva, anche oltre la Val Susa’. Un ennesimo schiaffo dei valsusini alle trame del Commissario Virano, una riconferma nei numeri che le posizioni contro l’Alta Velocità sono maggioritarie in Valle, che il movimento popolare è forte, creativo e attivo su piani sempre più ampi: i rapporti internazionali, la comunicazione, la cultura (convegni, workshops, lezioni universitarie, corsi di lingue e di artigianato, ecc.), la collaborazione con i movimenti e le forze politiche che condividono le lotte per i Beni Comuni. Ora anche il lavoro. Che sia anche per tutto questo che il Movimento No Tav deve essere sconfitto?