da http://freepalestine.noblogs.org – Lo dicono anche i muri, lo confermano i compagni e le compagne con i gesti: la nostra solidarietà s’incontra nelle lotte.
In un momento in cui ci sono compagni in carcere ed altri con pesanti restrizioni della libertà per la lotta che portiamo avanti in Val Susa, riceviamo un pensiero complice dai nostri compagni in Palestina.
Non è solo per il treno, non è solo per il muro, il nostro “No” è gridato ovunque contro la devastazione e il saccheggio della terra e delle nostre esistenze.
Una scritta, anche se simbolica, ci arriva da chi con tenacia resiste da più di 60 anni all’occupazione militare e al colonialismo dello Stato israeliano con cui l’Italia, sempre di più, stringe legami politici, economici e quindi militari.
Liber* tutt*, la solidarietà supera muri e frontiere.
No Tav – No Wall