da Infoaut – Nella giornata di ieri, un presidio sotto il consolato italiano a Bilbao ha voluto portare la solidarietà al movimento notav, chiedendo la liberazione di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò. Un centinaio di persone si sono quindi date appuntamento nel tardo pomeriggio di ieri, in vista del processo che inizierà questa settimana e che vede su di loro pendere l’accusa di terrorismo. Con uno striscione contro la criminalizzazione del movimento notav italiano, i notav baschi hanno quindi voluto dimostrare la loro vicinanza e la loro solidarietà nei confronti di tutto il movimento.
Riportiamo qui sotto il testo tradotto (da Un Caso Basco a Roma) dell’appello alla manifestazione di ieri davanti al consolato di Italia a Bilbao e Donostia, in solidarietà con il movimento No Tav e per la liberazione di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò.
Solidarietà con la Val Susa, no alla criminalizzazione del movimento NO TAV!
Val de Susa NO TAV Elkartasuna! Kriminalizaziorik ez!
Il cordinamento di opposizione al TAV AHT Gelditu! Elkarlana y Mugitu! Mugimendua, movimento di disobbedienza civile contro il TAV, chiama a un presidio per oggi, 20 maggio, in solidarietà con 4 oppositori del movimento NO TAV dellaValle di Susa, che saranno processati in questi giorni in Italia.
Allo stesso tempo, vi informiamo che dalla Val Susa è stato lanciato un appello perché qualsiasi persona o collettivo possa aderire esprimendo la propria solidarietà all’indirizzo appello10maggio@gmail.com.
Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò è importante ripetere i loro nomi, è importante pronunciarli a voce alta perché si sta parlando di quattro vite;di quattro attivist* NO TAV che sono in carcere dal 9 dicembre, distribuiti nelle prigioni di Alessandria,Ferrara e Roma.
Chiara, Claudio , Mattia y Niccolò sono stati accusati di terrorismo per aver suppostamente danneggiato compressore e per questo rischierebbero una pena di 30 anni di prigione. Il processo comincerà il prossimo 22 maggio.
Di cosa sono accusati esattamente? Li si accusa di aver partecipato ad una protesta nella quale suppostamente si danneggiò un compressore. Per due procure e un pubblico ministero dell’udienza preliminare, Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò tentarono con questa azione di danneggiare l’immagine dell’Italia. La situazione di isolamento nella quale si trovano queste persone, a seguito della chiusura delle indagini, va contro quello che si può leggere nell’articolo 3 del Convegno Europeo di Diritti Umani penitenziari.
Dal movimento di opposizione al TAV di Euskal Herria rifiutiamo il progetto del TAV e la sproporzionata accusa di terrorismo davanti la quale si trovano i nostr* compagn* di lotta, allo stesso tempo sollecitiamo la libertà immediata per Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò e l’ archiviazione degli atti giudiziali.
AHT Gelditu! Elkarlana
Mugitu! Mugimendua