Ogni volta che assistiamo a una tragedia come quella che sta avvenendo in Sardegna è la rabbia a prevalere insieme alla solidarietà per le persone coinvolte nell’ennesima “emergenza” o” situazione eccezionale”. Ecco proprio in questi termini vi sono le cause e i responsabili di quanto sta avvenendo e di quanto avviene nel nostro Paese. Non ci sono fatti eccezionali, non vi sono emergenze, sono tutte tragedie che ciclicamente avvengono perché viviamo in un paese dove si decide di investire 26 miliardi in un’ opera inutile come il Tav e zero nella manutenzione e nella cura del territorio.
Siamo stufi di sentire il rammarico delle istituzioni o stare in silenzio per commemorare i morti in 5 minuti di silenzio.
La realtà è che gli stessi che piangono lacrime da coccodrillo sono gli stessi che decidono di utilizzare i soldi pubblici nella Torino Lione, a discapito delle opere che veramente servono in questo paese: la cura e la manutenzione del territorio, la messa in sicurezza delle scuole e dei servizi pubblici, politiche sociali degne di questo nome.
Invece no, ci dicono che il Tav è irreversibile e puntualmente ad ogni temporale una parte dell’Italia trema e spera che non succeda nulla. La maggior parte delle volte le tragedie avvengono persino laddove erano già capitate a dimostrazione che tolti i minuti di cordoglio, tutto rimane come prima.
I morti sono sulla coscienza di chi specula sul territorio, di chi lucra sul patrimonio pubblico, di chi usa i territori devastandoli e facendoci campagna elettorale.
Lo diciamo da qui, dalle nostre montagne, solidarietà al popolo sardo, l’unica vera grande opera è la sicurezza e cura del territorio