Ormai il senso del ridicolo è stato superato da tempo, ma la procura di Torino non è ha mai abbastanza. Forti del clima che si respira tra le aule del Palagiustizia di Torino e della campagna per la costruzione del nemico pubblico notav ora i pm con l’elmetto si superano e nel processo a carico dei 4 notav incarcerato con l’accusa di terrorismo ed eversione, citano come “persona offesa” l’Unione Europea nel procedimento in corso.
Per giustificare un accusa che non sta in piedi per la sua esagerazione le tentano tutte e questo è uno dei piani utilizzati. Già i capi d’imputazione sono un qualcosa d’indicibile rispetto ai fatti contestati; già la richiesta di rito immediato, fissato il 14 maggio prossimo, era l’asso nella manica; il trattamento carcerario di massima sorveglianza a danno dei 4 notav faceva capire l’accanimento in atto ed ora ecco il colpo di scena dello spettacolo messo in piedi: parti civili Ue, Presidenza del Consiglio, forze dell’ordine, alpini e operai Ltf pronti a chiedere milioni di euro.
La notizia che è rimbalzata ovunque è proprio quella di aver indicato la Ue tra le parti offese ma i Pm lo sapranno che l’Unione Europea non ha mai richiesto all’Italia la costruzione di una linea ad alta velocità tra Torino Lione?