Essendo il movimento notav un movimento serio, non avremmo voluto intervenire nell’ennesima vicenda legata all’auto di Antonio Ferrentino, ma visto l’uso che strumentale che lo stesso fa dell’avvenimento non possiamo esimerci dal commentarlo.
Se la memoria non c’inganna, questa è la quinta volta che le gomme della vettura del sindaco di Sant’Antonino vengono tagliate e come tutte le volte precedenti, il Ferre utilizza l’evento per procurarsi un pò di pubblicità… in malafede. Non essendo un sito di gossip non entreremo nel merito della vicenda, ma il marcAntonio in questione sa che non è la vicenda Tav a recargli danno, ma forse le sue vicende personali, come persino gli inquirenti gli hanno detto in passato .
Potremmo andare oltre, ma qui ci fermiamo perchè abbiamo rispetto per altre persone.
Sui titoli delle agenzie di stampa Ferrentino è dipinto come ex leader notav e uomo del dialogo e permetteteci di dissentire. Ferrentino è uno che sulla vicenda Tav si è costruito un futuro che oggi lo porta a braccetto con Maro Virano e il tanto odiato, fino al 2005, Stefano Esposito, con il quale non si contano le querele e gli insulti che partirono dalla sede della Comunità Montana dove sedeva allora. E non chiamatelo nemmeno uomo del dialogo perchè ormai non ha pù nulla da dire. Noi lo consideriamo un portafortuna perchè tutte le volte che invita la Valle a non partecipare alle manifestazioni notav, i valsusini fanno l’esatto contrario.
Oggi, al pari del suo nuovo socio e compare di partito, percepisce uno stipendio da consigliere provinciale (il buon Esposito da parlamentare senza mai essere stato votato da nessuno) e impiega tempo e denaro a organizzare convegni per parlare di un fantomatico sviluppo della Valle con il Tav, utili solo ai suoi sponsor (gli stessi tanto odiati fino al 2005) e ad accreditarsi alla lobby del tondino e del cemento.
Allora perchè non cogliere l’occasione per publicizzare l’ennesimo convegno che andrebbe deserto? Quale miglior occasione per uscire sui giornali di quella della vittima?
Ed ecco spiegato l’accaduto di un mezzo playboy alla ricerca di pubblicità.
Lunedì 22 ad Avigliana, all’Hotel Ninfa di Avigliana, uno degli hotel dove dormivano le forze dell’ordine di istanza in Val Susa, al convegno “Sviluppo, lavoro e opportunità:la Valle di Susa tra grandi opere e crisi” ci saremo anche noi, perchè non ci facciamo intimorire dalle loro meschine ed oscure trame e per dimostrare ancora una volta che è un nostro diritto dovere contestare chi questa valle vuole ridurla a un deserto senza vita.
Solidarietà alle quattro gomme.