Continua l’estate di lotta e mentre diverse iniziative si alternano al presidio di Venaus, in centinaia ieri sera ci si è messi in marcia verso la Clarea per la consueta passeggiata notturna. La partenza verso le nove e un quarto dal presidio di Chiomonte, e all’ arrivo i notav si sono distesi lungo tutto il perimetro del cantiere devastatore.
All’ interno del cantiere si nota subito la presenza numerosa delle forze dell’ ordine e dei loro mezzi (idrante in particolare) posizionati già in posizione di attacco verso i manifestanti, evidentemente infastiditi dalla presenza di chi non si arrende mai, da luglio a luglio.
Appena giunti veniamo informati che c è un nuovo decreto prefettizio (ormai non si contano più) che è appena stato depositato: zona rossa fino ad ottobre dal ponte della Clarea fino all’ area archeologica, cioè tutta l’area percorribile. Come sempre per la strada non ci sono avvisi affissi e i funzionari della questura informano però che almeno i sindaci sono stati informati. La notizia non cambia la determinazione dei manifestanti e si continua a circondare il cantiere, alternando slogan a battitture alle reti fino alle 22.30 quando piano piano si rientra.
Durante il ritorno il cantiere s’illumina con i fuochi d’artificio, dal bosco piovono luci e botti, non in segno di festa, ma come segnale di presenza, e promessa perenne di ritorno, alla quale le forze dell’ordine rispondono con idranti e lacrimogeni, evidentemente è tempo d’estate, quella notav!