Nel pomeriggio di sabato 27 aprile, dopo un primo momento informativo al presidio di San Giuliano, tante e tanti No Tav hanno percorso i sentieri partigiani oltre il seghino per osservare dall’alto la piana di Susa che sarà interessata dai cantieri dell’alta velocità Torino-Lione per i prossimi 10 anni, devastando e cementificando ulteriormente il territorio.
Negli ultimi mesi sono anche arrivate le prime lettere di esproprio ai/alle proprietarie delle case e dei terreni interessati dai progetti di Telt.
La giornata di mobilitazione è proseguita poi, con la cena al polivalente di San Didero e con l’iniziativa di lotta intorno al fortino.
Qui, i No Tav, con cori e battiture che hanno riecheggiato nella notte valsusina, hanno espresso la loro contrarietà nei confronti della devastazione dell’alta velocitá avvicinandosi alle reti del cantiere di San Didero e riuscendo così a raggiungerle da più punti.
Nonostante la reazione aggressiva delle forze dell’ordine, che hanno lanciato una quantità spropositata di lacrimogeni, l’autostrada è stata bloccata e, apprendiamo dai giornali, anche alcuni mezzi di SITAF sono stati colpiti riuscendo a dare così un segnale forte contro la mafia della devastazione dei territori e le ditte responsabili di quest’ultima.
Ci vediamo oggi alle 14 a Venaria per la manifestazione popolare contro il G7!