Nella mattinata di oggi si è svolta al Palagiustizia di Torino la seconda udienza del processo a Nina e Marianna, arrestate il 9 Settembre 2011 durante una passeggiata intorno alle reti in Clarea. Durante l’udienza sono state ascoltate varie testimonianze: quelle di tre militanti no tav, di un carabiniere e di un agente della digos. Durante la sua testimonianza, il carabiniere ha dichiarato di aver visto una Marianna vestita di nero lanciare una pietra verso le forze dell’ordine, ma guardando le foto dell’arresto si vede chiaramente che la ragazza non era vestita di quel colore. L’agente della digos, invece, con una testimonianza a tratti contraddittoria ha affermato che la serata del 9 settembre 2011 è stata pubblicizzata dal movimento come una chiara dichiarazione di violenza, quando su questo stesso sito l’iniziativa era stata lanciata come passeggiata alle reti. Oggi hanno avuto un gran peso le testimonianze dei no tav: un’infermiera ha spiegato dettagliatamente la situazione dei molti feriti nelle manifestazioni, un altro testimone ha parlato della terribile quantità dei lacrimogeni lanciati e una manifestante ha fatto ben capire al giudice la situazione di quella notte e dell’estate in Clarea. Si è parlato di razzi, lacrimogeni, pietre, poliziotti, limoni, polveri sottili, maschere e caschi, e per ogni spiegazione data dai no tav il giudice si stupiva sempre di più: chiaro segno della non-informazione generale. Oggi abbiamo portato la Clarea in un’aula di tribunale; siamo riusciti a raccontare la nostra lotta, a far immedesimare il giudice in una donna che cammina tra i lacrimogeni. Ora aspettiamo la prossima udienza: il 4 giugno, sempre con lo stesso spirito combattivo. A sarà dura! Forza Nina! Forza Marianna!
Erica