Quello che vedete parlare nel video è il proprietario di alcuni terreni adiacenti al nuovo auto-porto di San Didero, funzionale alla costruzione del TAV. Per entrare A CASA SUA deve ormai essere seguito da una decina di agenti della polizia politica digos e sorvegliato dall’alto da un drone. Il ponte che collega le due parcelle di sua proprietà, su cui non è stata formalmente eseguita alcuna procedura di esproprio, è ormai inacccessibile circondato su ogni lato da una griglia di 2 metri di filo spinato. Dall’altro lato, su una zona di cui continua a essere il solo e legittimo proprietario, le truppe di occupazione bivaccano tranquille. Capite perché non esageriamo quando diciamo che in Val di Susa lo Stato agisce come uno stato coloniale, fregandosene del diritto che dice tanto di difendere e moltiplicando gli abusi sulla popolazione locale. Ora diteci voi se questo è normale.