Si è svolta ieri una partecipata iniziativa informativa a Salbertrand, prima nel centro del paese poi nel luogo dove dovrebbe sorgere la fabbrica che tratta i materiali di scavo del maxi-tunnel del TAV. I tecnici notav hanno spiegato, carte alla mano, l’impatto del raddoppio della Torino-Lione su questa zona dell’alta valle. Il progetto TAV inizia a diventare più chiaro e mentre i miracolosi benefici per il Progresso propagandati dalla lobby del grande buco si fanno sempre più vaghi, le disastrose ricadute sul territorio diventano via via più concrete. Da segnalare la presenza di numerosi cittadini di Salbetrand giustamente preoccupati per l’impatto del TAV sul proprio territorio, preoccupazione aggravata dalle risposte evasive di TELT davanti ai dubbi posti dai comitati. Riportiamo di seguito il post facebook del Comitato notav di Rivalta e qualche foto dell’iniziativa:
SALBERTRAND. E’ proprio qui che vorrebbero realizzare un fronte di capannoni di 1kmx100m, alti dai 22 ai 27 metri che rimarrebbero almeno 10 anni. Qui milioni di tonnellate di materiale di scavo estratto dalle gallerie del cantiere di Chiomonte, verrebbero triturati e selezionati per vari utilizzi e inviati per il loro smaltimento invadendo il territorio di polveri e di centinaia di migliaia di camion.
Inoltre i capannoni sarebbero costruiti su un’AREA ESONDABILE, dove nessuno avrebbe potuto costruire! A causa di questo i capannoni non potranno essere perfettamente chiusi: e la POLVERE, che fine fa?
Alla faccia della tutela del territorio… A sarà dura!