SABATO 9 MAGGIO
PASSEGGIATA POPOLARE NOTAV
CASTELNUOVO del GARDA (VR)
h. 15.00 Partenza – piazza della Libertà
h. 18.00 Conclusione
Fermarlo è possibile, e serve la mobilitazione di tutte e tutti noi!
#NoTav!
Anche alla luce delle recenti inchieste giudiziarie, dalle quali è emerso in maniera ancora più chiara il sistema di corruzione che sta alla base delle cosiddette Grandi Opere, è necessaria la mobilitazione popolare di tutte e tutti per impedire la devastazione del nostro territorio che porterebbe il TAV.
Quest’opera di veramente grande ha solo due cose: i costi e il saccheggio ambientale che porterà.
62 MILIONI di euro per ogni chilometro sono una spesa assolutamente spropositata! Soprattutto in questo periodo di profonda crisi sociale, questi soldi dovrebbero essere spesi per mettere in sicurezza gli edifici scolastici che crollano in testa a studenti e professori, per garantire i servizi sociali a chi rimane senza lavoro nè reddito, per garantire un tetto a quelle famiglie che non possono permettersi di averne uno. Ma anche per mettere in sicurezza il territorio dal dissesto idro-geologico e per sviluppare un’efficiente rete pubblica di trasporto locale per i pendolari. Per investire nell’agricoltura locale e nella formazione dei giovani.
245 sono gli ettari a coltura vitivinicola che la costruzione del TAV sottrarrà al territorio del Basso Garda, in buona parte dei quali si produce il Lugana D.O.C. che contribuisce a rendere famosi ed apprezzati nel mondo i nostri vini. Oltre a ciò verranno compromessi beni culturali come il Santuario del Frassino, la riserva-oasi del laghetto del Frassino (sito d’interesse comunitario e patrimonio dell’UNESCO), il colle San Lorenzo, le antiche chiese di San Lorenzo e della Madonna degli Angeli, nonché le bellezze paesaggistiche delle colline moreniche del Garda.
Senza contare i disagi che i cittadini dovranno sopportare: esproprio di terreni, lavori che dureranno 7-10 anni, costruzione di nuove cave e discariche, presenza di decine di cantieri e transito di numerosi camion (con le relative polveri sottili).
Tutto questo senza che ai cittadini sia mai stato chiesto nulla!
Un’opera così devastante, e soprattutto ASSOLUTAMENTE INUTILE (come dimostrano i dati), non può essere calata dall’alto ed imposta con la forza ai territori!
Oltre alle dimissioni del ministro Lupi, si rende necessario lo stop immediato al progetto del TAV! Le “Grandi Opere”, con cui il governo vuole fare bella impressione in Europa, non possono essere costruite sulla pelle dei cittadini e delle popolazioni. Le necessità sono ben altre!
La lotta del movimento NoTav, che da oltre vent’anni contrasta la realizzazione di quest’opera INUTILE, COSTOSISSIMA e DANNOSA in qualsiasi parte d’Italia (dalla Val Susa al Trentino, passando per il Terzo Valico e Brescia), ci insegna che solo con la partecipazione popolare è possibile riprendere in mano il destino dei nostri territori.