Nel ricordare l’appuntamento di oggi alle 12 alla tettoia di Giaglione per il pic-nic in Clarea (ognuno si porti da mangiare e da bere), un breve racconto di quello che è successo ieri durante l’iniziativa in Clarea convocata al mattino.
Dopo essersi ritrovati ed aver raggiunto il solito jersey lungo il sentiero più agevole che porta al cantiere, i diversi No Tav hanno deciso di dividersi in 3 gruppi per raggiungere l’area dei lavori. A parte il gruppo che è rimasto a presidiare il sentiero principale e che ha continuato a fare cori e battiture ai cancelli, gli altri due hanno agevolmente bypassato i diversi posti di blocco della polizia e, passando da sentieri più interni nei boschi, hanno raggiunto le recinzioni del cantiere. Uno di essi si è addirittura palesato al reparto celere, sorprendendolo, ed incorrendo in una rapida identificazione da parte dei solerti agenti.
Mentre tutto ciò accadeva, una proprietaria dei terreni all’interno della zona recintata ci ha fatto assistere ad una serie lunghissima di telefonate prima in prefettura e poi con la Questura poiché non le era possibile accedere al terreno di sua proprietà. E’ dovuta addirittura tornare a casa a prendere la visura catastale, non sappiamo se alla fine dopo ore di estenuanti trattative, sia ancora ritornata a rivendicare un suo diritto.
Nei prossimi giorni sono in elaborazione una lunga serie di iniziative.
Avanti no Tav!