Il progetto del Tav è devastante ovunque venga messo in programma. Anche nel vicentino si trovano a dover lottare contro l’ennesimo sperpero di denaro pubblico volto solo alla distruzione del territorio.
Di seguito condividiamo un articolo in merito ad un’azione, da parte di alcun* attivist* di Rise Up 4 Climate Justice, contro le reti di delimitazione del futuro cantiere Tav avvenuta sabato 12/11 nella zona di Montecchio Maggiore(VI).
Questa mattina attivistə di Rise Up 4 Climate Justice hanno smontato le reti di delimitazione del futuro cantiere Tav di Montecchio Maggiore (VI). Obiettivo dell’azione è stato segnalare l’enorme problema ambientale che il cantiere comporterà nella già inquinata e delicata zona tra Montecchio Maggiore e Vicenza. Di seguito il comunicato stampa.
Nella provincia di Vicenza il progetto Tav è accompagnato da consumo di suolo ed enormi colate di cemento. Ad aggravare l’impatto della grande opera infatti, sia a Vicenza che in provincia è prevista la costruzione di strade ed infrastrutture di collegamento per auto e camion.
La costruzione di strade all’interno del progetto TAV è sempre stata fondamentale per la lobby del cemento veneta e l’intento nella zona è quello di costruire collegamenti con la fallimentare e devastante opera della Pedemontana Veneta.
Circa 50 attvivistə hanno smontato le reti del futuro cantiere e scritto a terra con gli spray per denunciare quello che per ora è un grande rimosso nel progetto TAV.
L’inquinamento da PFAS delle falde superficiali nella zona è estremamente pesante, le colate di cemento previste all’interno del progetto impermeabilizzeranno il terreno rendendo imprevedibili i movimenti della falda inquinata nel sottosuolo, col rischio di rendere ancora più grave quello che è già un disastro ambientale.
La crisi climatica è qui ed ora, è giunto il momento di fermare grandi opere e consumo di suolo!
Ci vediamo tuttə a Venezia l’11 e 12 Dicembre per il Venice Climate Meeting!
Rise Up For Climate Justice
dal sito https://www.globalproject.info