Dopo oltre quattro mesi di ingiusta detenzione ai domiciliari, ad Eddy è stata revocata tale misura nella giornata di ieri, sostituita dalle firme quotidiane.
Era agli arresti domiciliari dal 10 ottobre scorso, quando la questura torinese era riuscita a notificarle il provvedimento riferito alla giornata di resistenza No Tav del 28 giugno 2015 (Vedi Eddi agli arresti domiciliari).
La scorsa estate, allo scattare dell’operazione il 21 giugno 2016, Eddi non era stata trovata dalle forze dell’ordine incaricate di notificare le misure cautelari.
In quel momento si trovava già sottoposta alla misura del divieto di dimora a Torino, allontanata forzatamente dalla città in cui da anni vive e studia perché colpevole di essersi mobilitata dentro la sua Università assieme ad altri studenti e studentesse .
Da quel giorno, per oltre 4 mesi, aveva poi scelto di rendersi irreperibile, decidendo di non sottostare all’ennesimo abuso ordinato dai pm con l’elmetto, rifiutando una misura dalle ricadute così pesanti sulla sua vita di giovane No Tav e preferendo scegliere autonomamente sui propri tempi e progetti.
Ora che un altro pezzo di libertà è stato strappato, siamo felici di dirti “Bentornata!”.
Ti aspettiamo in Valle!