Oltre all’Expo, c’è un caso «ancora più clamoroso» relativo alla mancanza di controlli antimafia applicati agli appalti. Si tratta del Tav, della Torino Lione
Lo dice Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione , già magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoili dal 1999 al 2007, durante la sua audizione alla Commissione antimafia in Regione Lombardia. Cantone ha spiegato che sulla società Torino-Lione, che gestisce i lavori della Tav, «non ricorreranno interdittive antimafia perché i lavori avvengono in base al diritto francese, dove non c’è l’interdittiva antimafia».
Cosa che affermiamo da tempo e che i vari sitav provano a negare farfugliando balle. E’ il re delle balle come si sa è il commissario governativo Mario Virano dove nell’articolo appena corretto su repubblica ( prima aveva pubblicato le dichiarazioni di Cantone poi Paolo Griseri telefona a Virano…ndr) cerca di smentire Cantone, ma il realtà smentisce anche se stesso:
guardate qua cosa diceva Virano il 10 aprile scorso “una qualunque impresa che venisse esclusa dagli appalti a seguito dell’applicazione della normativa antimafia, oggi potrebbe fare ricorso a qualunque Tribunale francese e vedersi cancellata l’eventuale esclusione“.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-04-10/virano-molti-passi-ancora-fare-092653.shtml
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