da Spinta dal Bass – La riconoscenza in politica non è certo una virtù, ma vi sono alcuni casi di ingratitudine che davvero lasciano di stucco. Parliamo del rapporto fra Stefano Esposito ed Ercole Incalza. Esposito è il fan un po’ sopra le righe della Torino-Lione, Incalza uno degli uomini fondamentali nella storia di questo progetto; non solo, a lui si rivolge LTF per chiedere i soldi e sono lui e Signorini, il successore di Incalza al ministero e da poche settimane membro della società per la Torino-Lione, a rispondere alla Corte dei Conti quando questa chiede chiarimenti sul finanziamento del tunnel geognostico di Chiomonte. Incalza fu anche a capo della struttura Economia e Finanza della Commissione Intergovernativa per la Lyon Turin.
Dopo l’arresto il senatore Stefano Esposito ha cercato di relativizzare il ruolo di Incalza nella vicenda della Torino-Lione. Secondo l’esponente Pd il ruolo di Incalza nella Tav in Val Susa si limitava alle compensazioni, nulla più.
Comprendiamo bene il motivo per cui il Senatore cerchi di minimizzare, ma ci colpisce l’ingratitudine. Solo pochi mesi fa, a settembre 2014, Esposito scriveva: “Il progetto definitivo della Torino-Lione, il cui iter doveva terminare entro il 30 settembre, come da impegni assunti dal Ministro Lupi e da tutti gli attori interessati all’opera, è attualmente bloccato e c’è il rischio concreto di non riuscire a rispettare il cronoprogramma […] Questa mattina ho espresso le mie preoccupazioni all’ing. Ercole Incalza, che mi ha comunicato che convocherà urgentemente una riunione tra il ministero dell’Ambiente e quello delle Infrastrutture” (corsivo nostro).
Se Esposito era preoccupato per la Torino-Lione l’uomo a cui rivolgersi era…Ercole Incalza! Che prontamente rassicura il Senatore.
No, la gratitudine non è una virtù in politica e adesso tutti si affannano ad addebitare le colpe al solo Incalza, quando invece, come suggerisce il nome stesso dell’inchiesta, il problema è il “sistema”. Il sistema delle Grandi Opere Inutili, la cui logica che denunciamo da sempre si legge in controluce fra le carte delle inchieste Mose, Expo e Tav, un sistema in cui una particina è svolta proprio dal senatore fan della Torino-Lione Stefano Esposito.