La sera del 13 agosto, a causa delle forti piogge che hanno interessato le montagne che circondano il paese di Bardonecchia, comune dell’Alta Valle di Susa, un forte flusso di acqua e detriti ha provocato l’esondazione dei torrenti Frejus e Merdovine che percorrono parte del centro abitato del comune alpino.
Questo non è che l’ultimo degli esempi di quanto gli eventi estremi siano sempre piú frequenti e improvvisi.
A tutti verrebbe in mente che l’unica soluzione possibile è cambiare il modello di sviluppo e investire sulla messa in sicurezza dei territori, tranne al Governo Italiano che da un lato continua ad agire rincorrendo le emergenze e stanziando fondi per salvare il salvabile e dall’altro strizza l’occhio alle multinazionali del cemento e del carbone continuando a sperperare soldi pubblici nella costruzione di grandi opere inutili.
Pubblichiamo di seguito la testimonianza di una persona presente al disastro di ieri sera.
“Intorno alle 21.30 l’improvvisa mancanza di corrente elettrica mi ha portata, assieme ai dipendenti e ai fruitori del bar della stazione, ad uscire su piazza Europa per capire se il disservizio elettrico fosse limitato o esteso anche alle abitazioni attorno alla piazza. Ho invece assistito sgomenta alla forza del fiume, che abbandonato il suo letto, si riversava con forza sopra al ponte che collega l’entrata di Bardonecchia con la stazione ferroviaria. Fortunatamente, l’altezza del ponte ha impedito a grandi quantità d’acqua e fanghiglia di arrivare fino al bar e al fabbricato viaggiatori. L’irruenza e la forza del rio ha però compromesso il rivestimento del ponte e cancellato la rotonda all’ingresso del paese. Per circa un’ora non c’è stata corrente elettrica e le comunicazioni via telefono risultavano difficili. L’intervento dei vigili del fuoco ha circoscritto la zona, intimando alla gente di allontanarsi dalla piazza per una fuga di gas, riparata in pochi minuti. L’acqua invece è stata chiusa e fino al mattino non ancora ripristinata.
Questa è stata solo una minima parte dei danni provocati. L’evento ha infatti colto tutta la popolazione di sorpresa. Le piogge abbondanti non hanno interessato Bardonecchia, ma solo le cime più alte, impedendo alla popolazione di allontanarsi per tempo. Molta gente era appunto lungo fiume in attesa dei fuochi per la celebrazione del patrono locale. Molte macchine sono state trascinate a valle dalla forza della corrente. Fortunatamente i danni sono stati esclusivamente materiali”.