da TgValle Susa – Letta oggi in aula 45 dalla presidentessa Bersano la sentenza per il processo relativo ai fatti accaduti all’autoporto di Susa.
Il tardo pomeriggio del 17 febbraio 2010, dopo un’assemblea, un corteo spontaneo mosse verso l’autoporto di Susa. L’intento era di manifestare contro l’arrivo di una trivella con cui avrebbero dovuto essere effettuati sondaggi nell’area di Coldimosso. Ben presto partirono cariche che produssero tra i manifestanti due feriti, Marinella e Simone. Simone dovette essere trasferito d’urgenza dall’ospedale di Susa alle Molinette di Torino, per la gravità del trauma cranico riportato. Qui convenirono alcuni compagni preoccupati per la sua sorte, che entrarono in contrasto con gli agenti della digos presentatisi all’ingresso del Pronto soccorso. La giornata finì con un picchetto davanti ai cancelli della tipografia della «Stampa», da cui a notte, il quotidiano viene caricato su furgoni e distribuito.
Dal pomeriggio a sera, da sera a notte, tre diversi fatti sono stati discussi in quest’unico processo che vede gli imputati colpevoli di reati che vanno dal travisamento alla violenza privata, resistenza, concorso.
Il Pm aveva avanzato anche l’imputazione del reato di rapina, per l’agenda di un agente finita a terra in un diverbio alle Molinette, sottratta e poi non restituita.
A parte il reato di rapina, per i quali gli imputati sono stati assolti, tutti i reati contestati sono stati accolti dal Tribunale che ha emesso oggi alle 15.00 la sentenza. Comminati da 4 a 9 mesi di reclusione più diverse centinaia di euro in sanzioni. Accolte le attenuanti generiche per alcuni casi, alcune pene sono state quindi ridotte rispetto a quanto il Pubblico ministero aveva chiesto in origine, ma sono stati sospesi i benefici della condizionale per gli attivisti già condannati in altri processi, e pene invariate infine il travisamento, che è costato 8 mesi di reclusione come chiesto in origine.
A questo punto si attende il ricorso in appello.