Si è tenuta oggi la seconda udienza del maxi processo contro il movimento notav che vede imputati ormai 53 militanti. L’udienza si è tenuta nell’aula bunker del carcere delle Vallette e non come dovrebbe essere, nella sede “naturale” di un processo penale, ovvero il Palazzo di Giustizia. Per questo il presidio di solidarietà oggi si è tenuto in Piazza Castello davanti alla Prefettura per protestare ancora una volta contro questa scelta, che ribadiamo, è esclusivamente di natura politica ed intimidatoria come abbiamo potuto vedere con i nostri occhi nell’udienza precedente.
L’udienza odierna apriva il dibattimento e la corte è presieduta dal giudice Quinto Bosio che ha stilato un calendario fitto di udienze, 10 fino al prossimo mese di luglio. Il tribuanle ha poi ammesso la costituzione di parte civile della presidenza del Consiglio e dei ministeri dell’Interno, della Difesa e dell’Economia, ai quali si aggiungono Ltf, il curatore fallimentare della ditta Italcoge, (ditta che opera oggi nel cantiere con altro nome…), sindacati di polizia e numerosi appartenenti alle forze dell’ordine.
Tutti contro i noatv insomma, per far capire a chi avesse ancora dei dubbi che qui ormai è battaglia aperta contro il movimento popolare, dove il treno e la linea ferroviaria in quanto tale, centrano ben poco per chi rappresenta lo Stato e usa tutti i mezzi a disposizione per piegare una Resistenza che prosegue con metodo e coraggio.
Prossima udienza venerdì 8 marzo 2013.