Si sono concluse le primarie per le poltrone da assegnare in casa Pd e i risultati piemontesi premiano l’apparato del Partito dei Disastri e qualche outsider. Prima della “salita in politica” di Monti il Pd cantava vittoria e le poltrone previste erano molte di più di quelle che probabilmente verranno assegnate alle prossime elezioni, nonostante una legge elettorale che premia esclusivamente i nomi di partito. Prima di tale evento erano 15 o 20 i probabili parlamentari eletti, oggi visto lo sparigliamento delle carte dovuto a Monti e all’allenaza che ne nascerà, la probabile soglia poltrona sicura è di 10 nomi, il resto dipenderà dal numero di voti che il Pd prenderà.
Alla vigilia tra i nomi “sicuri” si faceva quello di Stefano Esposito, parlamentare uscente che con i voti dei cittadini non si era mai confrontato, ed oggi non supera la soglia del 2000 voti tra gli iscritti del partito e si piazza undicesimo, oltre la probabile soglia di sicurezza. Non è servito la sua schizzofrenica presenza sui social network e nemmeno quella di “cameriere solidale” alla cena organizzata dal Banco Alimentare. Non è servito il voto di Mario Virano, immortalato nelle foto qui sotto al seggio di Via Mazzini a Torino. Non è servito essere su tutti i giornali locali e nelle veline parlamentari con il suo tifo di cattivo gusto per il Tav e le forze dell’ordine, e tra due mesi dovrà sperare che il Pd prenda molti più voti del previsto per tornare sulla sua calda poltrona!
Notiamo poi che Stefano Lepri, renziano, consigliato dal Presidente Sandro Plano, escluso dall’apparato piddino, è arrivato sesto, superando di quasi 1000 voti Stefano “Espochi?”
Staremo a vedere, e avremo un motivo in più per sperare che il pd prenda ancora meno voti, intanto ci gustiamo questa piccola soddisfazione.