Si è svolta stamattina la prima udienza, rigorosamente a porte chiuse trattandosi di rito abbreviato, a Lucio, Francesco e Graziano imputati per l’attacco notturno al cantiere di Chiomonte del 13 maggio 2013.
Centinaia di No Tav non hanno fatto mancare la propria solidarietà presidiando l’esterno del Palazzo di Giustizia per poi muoversi in corteo nelle vie adiacenti al tribunale, scortati dalla non gradita presenza della celere in assetto antisommossa.
Durante l’udienza gli avvocati della difesa hanno dovuto contrastare la volontà della procura di fare la discussione in un unico giorno ed hanno ottenuto un rinvio al 12 maggio per un’udienza che si svolgerà sempre a porte chiuse.
Oggi il tribunale ha permesso che la neonata società TELT (non LTF) si costituisse parte civile nonostante le opposizioni delle difese e successivamente Francesco e Lucio hanno rilasciato delle dichiarazioni spontanee rispetto alla loro partecipazione a quella notte in linea, secondo l’avvocato della difesa Losco, a quelle fatte in Corte d’Assise da Chiara, Claudio, Niccolò e Mattia.
I tre No Tav, detenuti alle Vallette in condizioni indegne, hanno chiesto di poter tornare a Ferrara, anche se in alta sicurezza, in attesa dell’inizio del processo.
Il tribunale emetterà successivamente la sentenza il 27 maggio.