Oggi a Giaglione in Val di Susa il movimento no tav ha posato la prima pietra del nuovo presidio. In una partecipata giornata di sole invernale il popolo della valle di Susa ha sancito l’ennesimo passaggio di un importante percorso di resistenza. Giaglione è il paese da dove si parte per raggiungere la val Clarea e il presidio baita che impedisce e blocca l’apertura del cantiere. Per tutta l’estate e l’autunno da qui si partì per raggiungere le reti del fortino e da qui il 3 luglio, il 30 luglio, il 23 ottobre partirono cortei immensi verso la valle ribelle da difendere. Questo presidio rappresenterà nei prossimi mesi un punto logistico importante per poter raggiungere la Baita, per avere notizie e anche per raccogliere materiale e vivere. Da qui le persone potranno incontrarsi e raggiungere la baita insieme, potranno confrontarsi nei momenti critici e saper affrontare a testa alta le varie zone rosse e tutti i divieti che via via verranno imposti. Ci si potrà riparare dal freddo e recuperare le forze per affrontare i duri sentieri invernali, nel pieno spirito della val di Susa che lotta cotto la neve. E’ una prima grande risposta all’arroganza con cui le camere dei deputati ieri sabato 12 novembre a larga maggioranza hanno decretato la zona militare nelle area dei futuri cantieri tav.
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Di questa grande giornata dobbiamo sicuramente ringraziare gli amici e musicisti Lou Dalfin (importante band di musica occitana) che hanno scelto questo luogo ed in particolare questo importante momento per aprire il loro tour di presentazione del nuovo album. Winter is coming, con questo motto preso a prestito dalla narrativa in val di Susa ci si prepara ad un grande inverno di lotta e in una battuta ci viene da chiedere alle truppe di occupazione Siamo tutti pronti?