Probabilmente giovedì 17 novembre, all’ultima udienza del processo No Tav per i fatti del 27 giugno e del 3 luglio 2011, verrà emessa la sentenza d’appello a danno dei No Tav già condannati in primo grado.
Il processo iniziato il 4 ottobre scorso si è svolto a gran velocità per volontà del giudice, con lo stralcio iniziale della posizione di 5 imputati che saranno giudicati in altro momento in barba ad ogni forma di garanzia.
Come durante il primo grado, abbiamo assistito al solito teatrino mediatico, ascoltato il pm rilasciare interviste ai giornali in cui ha sottolineato la volontà di proseguire sulla lunga scia di Gian Carlo Caselli, padrino agli occhi dei più dell’inizio della persecuzione del movimento No Tav all’interno del Tribunale di Torino.
Il pm Saluzzo ha altresì ribadito in aula, tra le altre cose, che le giornate di resistenza sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori sono state “una vera e propria chiamate internazionale alle armi”, giustificando così le richieste delle 47 condanne per un corrispettivo di 140 anni di carcere complessivi.
Lungi da noi deporre la fiducia nella giustizia dei tribunali, rivendichiamo insieme agli imputati la nostra storia e l’alto valore morale e politico di quei giorni di Resistenza.
Pertanto l’invito è quello di partecipare al presidio che durerà tutta la giornata, dentro e fuori al Palazzo di Giustizia, per sostenere i NO Tav imputati e attendere con loro l’eventuale sentenza.
Vi diamo quindi appuntamento giovedì 17 novembre dalle ore 9 al Tribunale di Torino.
Sosteniamo chi Resiste! Solidarietà a tutti i No Tav!