Stasera (6/3) l‘Anpi alle h 20.30 ha organizzato presso la sede della circoscrizione 6 (via Leoncavallo 25) un dibattito sul fantomatico intreccio tra mafia, terrorismo e Tav. Uno degli ospiti d’onore della serata sarà l’ex procuratore capo Gian Carlo Caselli, che ha appena concluso la sua brillante carriera sulla pelle del movimento No Tav.
Insieme a lui Dino Sanlorenzo, storico parlamentare del Pci torinese, la presidente della circoscrizione Nadia Conticelli e Francesco Vercillo, presidente della sezione dell’Anpi dedicata a Renato Martorelli.
Ci sono due cose che vorremmo evidenziare:
1) Il mistero aleggia sul manifesto che ha indetto la serata: ad oggi esistono due versioni, nella prima si citava il movimento notav:
Come riconoscere il terrorismo e la mafia, per arginarne la diffusione. Come isolare le frange anarco insurrezionaliste in guerra contro lo Stato e le sue istituzioni. Come difendersi e attaccare mafia e terrorismo.
Il terrorismo può radicarsi nel movimento contro la Tav? Esiste un pericolo terrorismo in questo momento?
Nella seconda versione, evidentemente accorti di essersi spinti un pò troppo in là, il riferimento non c’è più:
Come riconoscere il terrorismo e la mafia, per arginarne la diffusione. Come isolare le frange violente in guerra contro lo Stato e le sue istituzioni. Come difendersi e attaccare mafia e terrorismo. Esiste un pericolo terrorismo in questo momento?
2) Al dibattito partecipa Dino Sanlorenzo che sapete perchè è tra le altre famoso a Torino? Per l’invenzione del famoso questionario diffuso dalla Regione Piemonte negli anni 70 sul terrorismo in cinque punti per esortare i cittadini ad denunciare i propri vicini, nel miglior stile stalinista. L’iniziativa più importante, promossa dal pci e coordinata e ideata da Dino San Lorenzo in questo senso fu presa dai comitati di quartiere del capoluogo torinese che il 15 febbraio 1979 promossero la distribuzione di oltre 100.000 questionari alla popolazione per richiedere valutazioni sul fenomeno terroristico, proposte per sconfiggere la violenza politica ed anche aiuto concreto e partecipazione diretta mediante la comunicazione di informazioni utili alla forze dell’ordine per la lotta contro la criminalità politica.
Chissà che non posso dare nuove idee?
giovedì 6 marzo 2014 ore 20:00 presidio in corso Novara angolo via Leoncavallo all’altezza di Corso Novara, 72