All’alba di ieri mattina la digos di Torino si è recata a Bussoleno per perquisire casa di Giorgio, in Credenza. Giorgio al momento si trova sotto regime di sorveglianza speciale e le motivazioni per la perquisizione di questa mattina sono due violazioni che risalgono al corteo del Primo Maggio a Torino e alla manifestazione a Susa del 15 giugno che denunciava le infiltrazioni mafiose legate al tav e sitaf.
Queste segnalazioni sono arrivate ora ma le violazioni di questa misura inaccettabile sono andate avanti. Così come testimoniano le foto allegate all’articolo che ritraggono Giorgio in alcuni momenti recenti, per i quali era stata presentata regolare richiesta al tribunale che ha però respinto in tutti i casi: dal funerale di Silvano, storico compagno del Movimento No Tav che da poco ci ha lasciato, alle commemorazioni partigiane di Balmafol e del Colle del Lys.
All’oggi sono 31 le richieste fatte da Giorgio e 30 sono state rigettate, comprese queste ultime tre.
Solidarietà a Giorgio che sta scontando una misura risalente al codice Rocco che vuole colpire l’agibilità politica e le libertà di movimento e di relazione, cercando di isolare e criminalizzare un movimento.