Michele Riondino porta al cinema la sua Palazzina Laf, un film che tocca tematiche concrete che riguardano tutte e tutti. A partire dall’impatto ambientale dell’Ilva di Taranto sulla vita di tutte le persone che abitano quel territorio.
Un film che racconta la spietatezza che in quegli anni abitava la più grande acciaieria di tutta Europa.
Palazzina Laf, il luogo dove venivano confinati tutte e tutti quei lavoratori che provavano ad alzare la testa per rivendicare i propri diritti.
Un film “di parte” com’è stato dichiarato dallo stesso Michele Riondino, un film dalla parte di chi a causa di quel tipo di sfruttamento ha perso la vita, ha perso i familiari, ha visto i propri figli prima ammalarsi e poi morire.
Michele Riondino, regista e attore protagonista che ha voluto nel cast un magistrale Elio Germano nelle vesti dello spietato dirigente Ilva, con loro anche Vanessa Scalera, Domenico Fortunato, Gianni D’Addario, Michele Sinisi, Fulvio Pepe, Marina Limosani, Eva Cela, con Anna Ferruzzo e con la partecipazione di Paolo Pierobon.
E poi ancora uno stupendo Diodato che con il suo brano “La Mia Terra” ha descritto perfettamente l’emotività di una terra deturpata nella quale oggi non può ancora esserci pace. Anche Teo Teardo che ha di nuovo saputo accordare una colonna sonora che racconta una storia di vita vera e vissuta.
Sarà nelle sale dal 30 novembre e il 2 dicembre, all’interno del Valsusa Filmfest, si terrà la prima proiezione della Valle di Susa, al Teatro Magnetto di Almese, alla quale parteciperà anche il regista e interprete Michele Riondino.
Già oggi però ci sentiamo di ringraziare questi professionisti che sanno ancora fare la differenza mettendo a servizio la propria arte, rara, profonda e raffinata, per dare spazio ad una tematica che fatica ad essere al centro dell’agenda politica, ma che per chi difende i territori continuerà ad essere un faro sulla negligenza, l’abbandono e lo sfruttamento della terra e della vita di tutte e tutti.
Un film che restituisce anche forza a chi da anni si batte e lotta dando vita ogni anno all’UnoMaggioTaranto il concerto organizzato dal Comitato Cittadini E Lavoratori Liberi E Pensanti che, non ha caso, si è poi gemellato con il Festival Alta Felicità.
Un grande abbraccio dunque a questi artisti dal cuore grande e dalle idee chiare, che negli anni sono stati al nostro fianco all’interno e nell’organizzazione del Festival Alta Felicità.
Un grazie da tutte e tutti noi #notav che in Valsusa da oltre trent’anni lottiamo per lo stesso futuro dignitoso che unisce anche terre lontane.