E’ il cuore e la rabbia che hanno sfilato questa sera a Vaie dal Presidio Picapera bruciato fino alla piazza cittadina. Cuore, rabbia e tanta determinazione nel portare ancora una volta in alto l’orgoglio del popolo notav in risposta al vile attentato che ha distrutto il presidio Picapera. Partendo proprio dal presidio, generazioni di valsusini e valsusine hanno percorso e illuminato il cielo della Valle dimostrando ancora una volta l’unità del movimento, la voglia di dimostrare in prima persona che non saranno le itimidazioni becere di qualche mano frustrata, magari dalle magre figuracce fatte ultimamente, che può fermare una storia in continuo cammino come quella notav.
L’aria era quella seria di quando si sta insieme per qualcosa di importante, e in ognuno c’era la promessa che il presidio verrà ricostruito immediatamente, per ricominciare, ancora una volta, come abbiamo fatto spesso.
L’unica tristezza che si respirava era la mancanza di Pasquale, ricordato oggi pomeriggio e anche al termne della manifestazione.
Al termine dela fiaccolata il saluto del sindaco e gli interventi dei notav che hanno ribadito la volontà di far rinascere il Picapera, sigilli o non sigilli, indagini o non indagini. E’ stato poi ribadito che non è la vendetta che muove il movimento, ma la consapevolezza di essere dalla parte del giusto e nel proseguire a testa alta la lotta, costi quel che costi. E’ stato anche lanciato un messaggio agli attentatori e alla cricca dalla quale provengono: se succederà qualche fatto per poi batter cassa alle assicurazioni o ai fondi stanziati dal Min. Lupi, sarà responsabilità vostra, solo vostra, quindi non cercatela dalle parti del movimento notav che nei prossimi giorni sarà impeganto a ricostruire il presidio e a organizzare la manifestazione del 16 novembre a Susa.