Questa mattina Nicoletta ha subito un piccolo intervento programmato da tempo all’ospedale di Rivoli. A dire il vero l’intervento era programmato per la scorsa settimana ma poi rimandato per “problemi” ancora non giustificati, ci risulta, dall’amministrazione penitenziaria.
Nicoletta ha dovuto affrontare la cura della sua persona confrontandosi con l’oppressione del carcere, infatti è stata portata a Rivoli da una corposa scorta di polizia penitenziaria che non solo ha “presidiato” il piano e la stanza dell’ospedale, ma ha persino vista la presenza di un’agente donna, all’interno della sala operatoria.
Un qualcosa di abominevole, che rappresenta una volta in più la violenza della privazione della libertà, non rispettando niente e nessuno, nemmeno un minimo principio di riservatezza.
Nicoletta sta bene ora, l’intervento di routine è riuscito e purtroppo rientrerà in carcere in giornata, per fortuna non necessita ulteriori cure o medicazioni, anche perchè se così fosse la sezione femminile non ne è attrezzata.
A Silvano è stato concesso insieme all’avvocato di stare un’ora insieme a lei dopo l’operazione, almeno ha potuto avere un pò di conforto in un contorno orribile.
Nicoletta è forte e consapevole, ma una volta in più la vogliamo libera!
Qui di seguito l’ultima lettera che ci ha spedito
Nicoletta: “Care compagne e compagni, datemi notizie sulle vostre vicende giudiziarie”