Si è svolta ieri sera a Venaus, all’interno della due giorni di iniziative organzzata dalle donne No Tav, la presentazione del libro “Non per odio ma per amore” scritto a quattro mani da Haidi Giuliani e Paola Staccioli con la prefazione di Silvia Baraldini.
Dopo una giornata iniziata al mattino e cadenzata da numerose iniziative (banchetti, laboratori, mostre fotografiche, performance artistiche) è seguita un’ottima e abbondante cena che ha saziato almeno un centinaio di persone.
Verso le nove di sera, per la presentazione del libro, sono in molti ad arrivare da tutta la valle.
“Non per odio ma per amore” racconta la storia di 6 donne Tamara Bunke, Elena Angeloni, Monika Ertl, Barbara Kistler, Andrea Wolf, Rachel Corrie, diverse tra di loro per provenienza geografica, culturale, politica, ma unite dalla decisione di lasciare ad un certo punto della loro vita l’agio dell’occidente per emigrare all’estero, a sostegno della lotta di liberazione di altri popoli. Donne, sottolineato anche dagli interventi durante la serata, non oggetti di una biografia o di un romanzo, ma soggetti determinati che ad un certo punto della loro vita hanno deciso da che parte stare.
In due ore di presentazione del libro, con video proiettati e musica di sottofondo, il presidio di Venaus fa un lungo viaggio tra Kurdistan, Palestina, Bolivia, Grecia, Germania e Turchia, paesi che queste giovani donne scelgono durante la loro militanza politica e che le vedranno morire, nel nome della lotta. Non per odio ma per amore è il racconto della loro vita, della «ragione» che le ha spinte a combattere e della «passione» che le ha animate fino al più tragico epilogo.
Nemmeno 1000 pagine di libri, mille documentari, mille conferenze o mille racconti avrebbero potuto prepararmi a quello che ho visto qui.
Rachel Corrie – lettera ai genitori qualche mese prima della morte.