Ho chiesto ad alcuni amici di commentare questo titolo e tutti mi hanno dato la stessa risposta. Si tratta della rivendicazione di una frangia armata che minaccia di morte quelli che lavorano nel quartiere. Anche a voi sembra questo il senso?
Allora, non contento sono andato a cercarmi la fonte della notizia. E non si tratta di una dichiarazione dei No Tav ma di una libera scrittura sul sito Maverick dal titolo: C’è lavoratore e lavoratore: per esempio ci sono i crumiri. E la parte incriminata del lungo e noiosissimo testo dice: “Parliamo chiaro: i pochi “operai” del cantiere di Chiomonte si fanno strumento della loro stessa controparte, tradiscono la propria comunità e la loro terra, piagnucolano ogni volta che incappano in qualche “incidente”, si fanno difendere dalla polizia e si macchiano di comportamenti abbietti e antisolidali (ricordate quelli che continuavano a lavorare mentre Luca Abbà era a terra o quelli di loro che tirano pietre ai dimostranti o li fotografano ad uso della Questura?). Ebbene essi sono la dimostrazione di quanto facilmente un uomo si possa vendere per trenta denari maledetti e subito a chi è responsabile primo della sua condizione di affamato. Come se poi fossero gli unici ad avere fame e a patire la crisi economica. La loro scelta egoista individuale li mette fuori dalla loro comunità e li condanna meritatamente a una difficile convivenza sul territorio. Quel loro essere “operai” non pulisce le coscienze. Rimangono solo CRUMIRI”.
Non ci sono minacce di morte né si tratta di una rivendicazione. La frase completa è: “La loro scelta egoista individuale li mette fuori dalla loro comunità e li condanna meritatamente a una difficile convivenza sul territorio”. Si può essere d’accordo o meno, ma certo è che questo è giornalismo ridicolo. Non si può estrapolare la parola condannati, lasciando in sospeso a che cosa (a morte? A vivere con Berlusconi al Governo? A mangiare in bianco?) e poi suggestivamente spararci la rivendicazione accanto. Non è serio.
Ma la serietà sta sparendo dal Dna del mestiere. Sparendo e non sparando. Anche se certe sparate giornalistiche restano appese nel senso comune più delle rettifiche serie. Pensate al titolo inventato da un grande giornale (anche in questo caso.) sull’anarchia del web messa in bocca alla Boldrini. Con fiumi di dichiarazioni e isterismi delle twitstar. Qualcuno ha chiaro che era un’invenzione? O la maggioranza resterà appesa all’effetto del titolo falso? E in questo caso? La notizia è un’altra, ma il titolo agirà sul senso comune al di là di ogni plausibile spiegazione.
Ps. Alfano: Lo Stato c’è e non si fa fermare da alcuni delinquenti… Parla di Brescia e dell’assalto al Tribunale di Milano, spero…