tratto da re-think america – Un fronte No Tav in California. Il progetto di treno ad alta velocità tra Los Angeles e San Francisco non piace più. Dopo il via libera del 2008, l’impatto sull’ambiente e l’aumento dei costi suscita dubbi nella maggioranza della popolazione.
Un fronte No Tav in California: quasi sei cittadini su dieci bocciano la proposta di un treno ad alta velocità tra San Francisco e Los Angeles. La proposta che nel 2008 aveva ricevuto l’appoggio di oltre il 55 per cento della popolazione non piace più: i costi sono raddoppiati, l’impatto sull’ambiente è considerato eccessivo e solo un intervistato su tre preferisce percorrere il tragitto tra le metropoli californiane sui binari anziché percorrere lo stesso itinerario con l’aereo. Nel sud dello Stato, addirittura, il 67 per cento afferma che se si votasse ora per un referendum sul progetto, il voto sarebbe negativo. Aumentano le critiche per un progetto da ben 68 miliardi di dollari. Un problema per il Governatore Jerry Brown che sta facendo pression sul mondo politico per far partire il cantiere.
Alcuni rappresentanti degli agricoltori hanno anche chiesto alle autorità giudiziarie di bloccare la costruzione del “treno-proiettile”. E in tutto lo Stato ci si interroga sulla sostenibilità di quest’opera
Come emerge dal sondaggio del Los Angeles Times, tra i Democratici, dai quali era arrivato il maggior sostegno al progetto, solo una minoranza è rimasta fedele al sostegno all’opera. Tra i Repubblicani, invece, il 76 per cento rimane fortemente contrario all’investimento. Al di là delle scelte politiche, i promotori del sondaggio ricordano che sono stati oltre mille gli intervistati e che il campione ha tenuto conto di tutte le specificità della popolazione californiana. A pesare la grave situazione finanziaria dello Stato e una crescente attenzione allo sviluppo meno impattante anche per le casse pubbliche