Oggi e domani bus, tram e metro gratis. Due giorni di festeggiamenti per celebrare il nuovo primato di Torino: capitale italiana dell’inquinamento atmosferico. “Un’iniziativa straordinaria per migliorare la qualità dell’aria”: questo è l’annuncio fatto dalla Giunta Comunale della Smart City.
In effetti “A Torino il Natale è nell’aria”, come recitano gli slogan turistici. Peccato sia un’aria inquinatadalle polveri PM10, che hanno sfondato tutti i livelli di allarme per la salute. Questa volta la “zona rossa” non è quella imposta dal Prefetto a Chiomonte ma una vasta area inquinata che soffoca Torino e buona parte del Piemonte. Con relativi effetti sulla salute.
Una novità? Niente affatto. La valle padana è una delle aree più inquinate del pianeta. E Torino vince il primo premio in questo triste festival dello smog. In Città Metropolitana lo sanno da anni e conoscono anche la causa: il traffico stradale che produce l’80% delle emissioni di PM10.
Individuato il problema, ora troviamo il colpevole.
Da vent’anni Torino (o meglio i suoi politici) smania di andare a Lione ad alta velocità. Mentre si perde tempo con il TAV l’inquinamento cresce e i cittadini contribuenti soffocano. Giornalmente al Frejus transitano 4.800 veicoli da e per la Francia. Sulla Tangenziale di Torino passano 240.000 veicoli al giorno in tangenziale: più di 50 volte tanto, con relativo “omaggio” di emissioni inquinanti.
Negli stessi vent’anni Lione ha messo in servizio 30 km di metropolitana con la quale si muovono 740.000 persone al giorno. Oggi Torino, malgrado abbia il doppio di abitanti rispetto a Lione, ha solo 13 km di metropolitana con meno di 100.000 viaggiatori al giorno.
Con i soldi di 10 km di TAV si fanno 16 km di nuova metropolitana. Quindi tocca ai torinesi scegliere: Si TAV o No Smog?