IL 25 FEBBRAIO DOBBIAMO ESSERCI TUTTI!
1) L’attacco politico alla Comunità Montana ed agli amministratori che resistono agli ammaliatori (leggi venditori di fumo) delle compensazioni e delle facili carriere politiche non ha avuto e non avrà alcuna possibilità di rompere la solidarietà e la competenza degli amministratori valsusini che si sono dimostrati seri e documentati, capaci di isolare chi era disponibile alla vendita dei beni comuni.
2) Il progetto è perfettamente inutile, ovvero uno spreco di denaro pubblico, come le Olimpiadi a Roma e forse ancora di più. Non c’è bisogno neppure di ricordarne i costi assurdi. Non è una questione di spesa, ma di inutilità e la cosa è tanto più grave considerando la crisi che viviamo.
3) In 20 anni è cresciuta la consapevolezza che il progetto è pericoloso non solo per le finanze dello Stato ma per la salute dei cittadini, per l’ambiente, per le attività economiche della valle, turismo in particolare. Un progetto in grado di provocare la ricolalizzazione coatta di intere comunità. In particolare è dolosamente colpevole il tentativo di nascondere gli impatti ambientali e sanitari attuato con la suddivisione del progetto in varie tratte, considerate progettualmente in modo distinto, cosa che la legge non permette e che è già stata denunciata tra l’altro nei 4 diversi ricorsi al TAR.
4) Nessuno osa più negare ciò che da sempre affermiamo, ovvero che le mafie ed il malaffare si nutrono di questi sprechi e prosperano spesso indisturbate. La Procura di Torino, alcuni giornalisti coraggiosi e perfino la Corte dei Conti sono giunti alle nostre stesse conclusioni. Poco importa se alcuni rappresentanti politici di Torino contestino l’evidenza dell’espandersi nella nostra provincia delle mafie, o che deputati di zona neghino l’interesse della Camorra nell’affare Torino Lyon.17 febbraio 2012 DIVIDE ET IMPERA
Ai tempi dei romani era il modo di governare il territorio italiano ed evitare rivolte, una strategia finalizzata al mantenimento di un territorio o di una popolazione, dividendo e frammentando il potere dell’opposizione in modo che non possa riunirsi contro un obiettivo comune.
Questa tecnica permette ad un potere centrale, che può essere un governo dispotico, o un governatorato coloniale-imperialista, numericamente modesto, di governare e dominare su una popolazione sensibilmente più numerosa. (sintesi da Wikipedia). Dividere è l’attività principale che da oltre 20 anni i fautori del TAV Torino- Lyon portano avanti. Infatti i territori coinvolti dall’opera hanno subito molte vessazioni, proprio come si trattasse di colonie. Se non sono riusciti e non riusciranno in futuro a “passare” con il loro progetto in questa valle gran parte del merito è di un territorio che è restato unito, nonostante tutto. Ma la fatica e diciamocelo, la bellezza di continuare a resistere agli attacchi di chi ci vuole dividere non è finita.
16 febbraio 2012 PIU’ DI 20 ANNI DI IMPEGNO COSTANTE.
Diciamocelo, leggendo i 7 diversi progetti ( di cui 4 buttati nel gabinetto) pensavamo di aver visto tutto. Invece sono successe cose ancora più incredibili, accordi tra stati che non stabiliscono un bel nulla, incontri farsa di tecnici progettisti che fanno la figura degli idioti, la costruzione di un fortino militare, con reticolati israeliani, migliaia e migliaia di lacrimogeni sparati, anche in faccia ai dimostranti, devastazioni di siti archeologici e di beni privati da parte di chi dovrebbe garantire l’ordine… Abbiamo visto lo schifo crescere per anni. Nessuna spiegazione plausibile se non il profitto di pochi, l’interesse o l’ignoranza colpevole di molti politicanti e dei loro amici affaristi, burocrati, a cui noi paghiamo lo stipendio tramite organismi internazionali, società di progettazione, commissioni tecniche… Una produttività pari a zero accompagnata da una quantità enorme di fumo, una babele di parole, interviste paraculate, articoloni pieni di inesattezze e falsità. Ogni limite sopportabile è stato superato.
15 febbraio 2012 NOI SIAMO SEMPRE QUI.
Attendiamo che governanti mai eletti prendano decisioni drastiche: il taglio di tutti gli sprechi, Torino Lyon compresa. Finchè ciò non succederà ci troveranno sempre qui, più convinti e determinati, più numerosi che mai, per opporci allo spreco, all’aumento del debito pubblico, alle mafie di ogni genere che attendono fameliche. Nessuno creda di poterci dividere. Si sappia che siamo solidali con i NO TAV arrestati, con quelli che sono ai domiciliari, nei confronti di chi è stato ingiustamente colpito da perquisizioni per la sola ragione di essere contro il TAV. la fragilità del sistema è sotto gli occhi di tutti e diventa tanto più evidente con l’aumento della brutalità delle carceri, con l’innalzarsi delle reti, l’uso del reticolato, l’invio a Maddalena di mezzi corazzati. Noi non siamo in guerra con nessuno… Lo è quella parte di Stato che difende gli interessi degli affaristi, spesso collusi col malaffare, che spende 90.000 Euro al giorno per difendere il “Cantiere che non c’è”.
La redazione: Ambiente Valsusa
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