Sulla stampa di oggi 02/08/11, rileviamo le dichiarazioni di Michele Coppola PDL, assessore Regionale alla Cultura, rilasciate dopo la visita al fortino della maddalena. Così come la sua collega Barbara Bonino, sostinene l’inesistenza dei danni alla necropoli causati della FO: “Ho percorso un tratto del sentiero Ramat che costeggia l’intera area e che è stato teatro della peggiore guerriglia No Tav contro il cantiere all’inizio di luglio. Ancor più dopo il sopralluogo non credo ai danni provocati dal passaggio di uomini e di cingolati delle forze dell’ordine. Anzi, non posso che riconoscere, ancora una volta, la professionalità, la preparazione e l’attenzione con la quale le donne e gli uomini delle forze dell’ordine rispondono, in ogni circostanza, all’esigenza di tutela delle scelte di modernità del nostro Paese”. E’ evidente che ancora una volta ci troviamo davanti a un’operazione pianificata di nascondere la verità. Così come la sabbia ed un telo bianco nascondono completamente le tombe neolitiche, devastate dai cingoli delle ruspe. I danni sono stati documentati, prima che venissero cammuffati. Esistono testimonianze video e fotografiche. In queste foto è possibile distinguere molto bene i segni dei cingoli nel bel mezzo dell’area archeologica. Vergogna!