Anche stasera il popolo notav ha scritto una bellissima pagina della sua storia. In migliaia ci si è ritrovati a Susa con il primo freddo invernale, per marciare, ancora una volta, fieri e determinati per le strade della nostra Valle nel nome della lotta notav. Fiaccole accese per ribadire la nostra solidarietà e vicinanza a Chiara, Claudio Mattia e Niccolò e a tutti i notav incarcerati o denunciati per aver supportato la nostra lotta di popolo. Ci siamo ritrovati in migliaia, con lo stesso spirito di 9 anni fa, quando da qui a poche ore, avremmo liberato Venaus, riprendendoci la nostra terra e cacciando via le truppe di occupazione.
La fiaccolata è partita e tornata dall’ospedale di Susa, che la Regione Piemonte vorrebbe chiudere definitivamente, grazie anche alla complicità di qualche politico che risiede in Valsusa, ma si sa il territorio lo difendono solo i notav.
Era l’8 dicembre del 2005 e tante cose sono cambiate. Ci hanno incarcerato, denunciato in migliaia, processato per ogni reato del codice penale. Hanno firmato nuovi trattati e sono ancora lì a giocare con i conti di un progetto fallimentare tentando di giustificarlo in qualche goffo modo.
Nuove generazioni di notav aprivano la fiaccolata di questa sera, a dimostrazione di come il movimento sappia investire bene nel suo vivaio.
Ma da quel 8 dicembre non è cambiato lo spirito e la speranza che ci muovono giorno dopo giorno, nel fare tutto, il possibile e l’impossibile, perchè quel 8 dicembre possa di nuovo accadere, ancora una volta, ancora molte altre volte.