Condividiamo di seguito il post di Meditertanea Saving Humans in sostegno ad Emilio che vogliamo libero al più presto!
È passata ormai una settimana da quando Emilio Scalzo, storico attivista No Tav, è stato arrestato a Bussoleno, in Val di Susa: fermato in mezzo alla strada dai carabinieri e caricato in macchina senza avvisare né i familiari né il suo legale.
Marinella, sua moglie, è sempre stata abitata a tutto, anche vedersi ritornare a casa Emilio a piedi nudi perché aveva lasciato le sue scarpe a migranti a cui servivano per tentare di attraversare il confine.
I militari hanno eseguito un mandato d’arresto europeo per dei fatti avvenuti in Francia, durante un corteo contro le frontiere. Una richiesta di estradizione che richiama paralleli ingombranti, un’associazione con reati pesanti, nomi di malavitosi o traffici internazionali di droga.
“Io mi reputo una persona che si è costruito una vita degna di chiamarla vita con dignità perché io sono 45 anni che mi alzo la mattina alle 4.30 perché la mia vita lavorativa è sempre stata questa… ed è sempre stato buio fosse agosto o fosse gennaio.
Un giorno mi capita una roba che mi ferma la Digos e mi dà il foglio dove mi tolgono la mia libertà. Con l’avvocato riusciamo a vedere le carte e dove ho visto una roba che in qualsiasi paese civile direbbero ma non è possibile: il pm scrive al giudice che il soggetto è un attivista infaticabile”.
Per Emilio, incensurato e che non ha mai incontrato un giudice in vita sua, la presunzione di innocenza evidentemente non vale. D’altronde si è interrogato a lungo riguardo a questo accanimento nei suoi confronti:
“Io sono un esentato 048, mi sto curando da un cancro e mia moglie lo stesso. A Candiolo, dove c’è uno dei centri di ricerca più importanti sulla ricerca dei tumori, ci hanno detto che se fanno questo buco e smuovono milioni di metri cubi di smarino in una valle così ventosa quella problematica viene decuplicata.
Sto difendendo la salute pubblica e di riflesso quella di mia figlia perché se pensano di volere anche mia figlia malata assieme a noi, e dobbiamo essere tre su tre, se lo scordino.
Se a loro da fastidio che io sia l’attivista infaticabile… mi perdonino, ma dovranno sopportarmi perché io lo sarò vita natural durante”.