In Valsusa, l’argomento delle compensazioni sappiamo continuare ad essere uno di quei temi, purtroppo, sempre attuali e discussi nel nostro territorio. Proprio oggi c’è stato un incontro nel grattacielo della regione Piemonte in cui è stato firmato il protocollo d’intesa che ha stanziato 54 mln di euro ai comuni attraversati dall’alta velocità e dalle sue opere accessorie.
Il ricatto per cui lo stato propone dei soldi per mettere una toppa alla distruzione di un intero territorio continua a creare dibattito in Val di Susa.
A Mattie, in questi giorni, si è aperta una grande discussione sulle compensazioni legate alle linea ad alta velocità Torino – Lione dopo che la sindaca, Marina Pittau, ha convocato la scorsa settimana una riunione con attività produttive e associazioni. L’argomento di discussione: i fondi regionali che lo stato sta stanziando per i paesi colpiti dalla costruzione della grande opera.
La sindaca ha però evitato il confronto con gli abitanti di Mattie sancendo, di fatto, una rottura con il paese in un momento in cui è più importante che mai l’unione e il confronto tra amministratori e cittadini. Per questa ragione molti e molte abitantə di Mattie hanno deciso di “alzare la voce” e di scrivere una lettera indirizzata alla sindaca in cui vengono spiegate le motivazioni per cui la popolazione si dice contraria ad accettare questi soldi chiedendo a Marina Pittau un incontro nel breve periodo per poterne parlare.
Pubblichiamo di seguito la lettera dei cittadini di Mattie.
“Alla Cortese attenzione
Geom. Marina Pittau
Sindaco del Comune di Mattie (TO)
Via Roma 4
10050 MATTIE (TO)
Mattie, 01/03/2024
Oggetto: Gestione risorse economiche regionali.
Con la presente, in qualità di elettori e contribuenti del Comune di Mattie intendiamo manifestare le nostre opinioni in merito al tema per il quale Lei con lettera del 26/02/2024 protocollo 403, ha convocato con carattere di urgenza le Associazioni e gli esercenti di attività produttive.
Nel merito intendiamo comunicarLe che:
• riteniamo impropria ed ingiustificata la mancata diffusione pubblica dell’informazione e mancata convocazione di tutta la cittadinanza nelle stesse modalità;
• abbiamo netta consapevolezza che le risorse economiche a cui si riferisce la convocazione sono sì erogate dalla Regione, ma su delega dello Stato e determinate in compensazione per la costruzione di una “grande” opera che impatta sul territorio per la quale larga maggioranza dei cittadini – nonché elettori della Sua Amministrazione anche sulla base di una netta contrarietà al progetto – ha manifestato e continua a manifestare chiara opposizione, in considerazione:
in linea generale:
◦ dell’evidente e conclamata inutilità dell’opera stessa;
◦ del gravissimo impatto sul clima generato durante costruzione in una fase in cui è urgente ed indifferibile la riduzione delle attività generatrici di alterazioni climatiche;
◦ all’impatto economico che l’opera andrebbe a generare sui conti pubblici creando un deficit – sia a livello nazionale ma anche di comparto territoriale e locale – che nessuna erogazione compensativa potrebbe riequilibrare;
◦ che la vicenda dell’erogazione delle “risorse regionali” segue anni di disinvestimento nei piccoli comuni e territori montani, dove la manutenzione del territorio stesso, i servizi, la sanità, l’istruzione, l’occupazione non sono garantiti;
◦ che di conseguenza sono le stesse istituzioni su scala regionale e nazionale a determinare implicitamente le condizioni di abbandono di un territorio e di mancata fruibilità dei diritti costituzionalmente garantiti ai suoi abitanti;
◦ che non è pertanto accettabile che le opere di salvaguardia e di manutenzione del territorio, i cui costi vanno ben oltre le risorse finanziarie dei bilanci comunali e implicano ordinario intervento finanziario statale e regionale, siano assoggettate alla realizzazione di nuova opera che incrementa le criticità sul territorio stesso.
Nello specifico del nostro Comune:
◦ che la galleria dell’Orsiera, progettata e prevista nel piano dell’opera, mai stralciata dal progetto, potrà essere ripresa e cantierizzata, come pregresse esperienze in altri territori insegnano;
◦ che, in ogni caso, l’impatto sulle fonti idriche, previsto degli stessi preponenti, andrà a sommarsi alla riduzione causata da precedenti opere nella parte bassa del territorio comunale, con definitiva e gravissima compromissione dell’intero ecosistema di versante su cui vive la nostra comunità.
Perdite di questa gravità non hanno compensazione.
Non è questo il futuro che la nostra responsabilità ci porta oggi a scegliere per i nostri figli.
Le ragioni qui elencate, a cui altre ne possiamo aggiungere, ci impongono di:
• manifestarLe la nostra assoluta contrarietà alla richiesta e all’accettazione di dette risorse da parte dell’Amministrazione da Lei rappresentata;
• chiederLe in ogni caso un confronto pubblico a brevissimo, anche a valle della comunicazione di merito agli Uffici Regionali.
Riteniamo che, nell’eventualità la Sua Amministrazione accettasse e richiedesse assegnazione di tali fondi, avallando di fatto l’opera, ciascun Amministratore e Lei in prima persona avrà la responsabilità e corresponsabilità delle gravissime conseguenze che potranno derivare al territorio e ai sui attuali e futuri abitanti.
Certamente tale richiesta ed accettazione non potranno essere fatte a nostro nome.
Fidando in una Sua profonda riflessione in merito alla concretezza degli effetti esposti in questa nostra, La ringraziamo per l’attenzione e in attesa di incontrarLa, distintamente La salutiamo.”