Questa mattina l’Assessore regionale, Maurizio Marrone si è presentato a Bussoleno scortato da camionette cariche di celere e da innumerevoli Digos, il tutto senza avvisare nessuno.
Un gesto di forza e spavalderia tipico di chi pensa che sia tutto a propria disposizione solo perché ricopre una carica pubblica.
Un’immagine che non avremmo voluto vedere, quella di un paese nuovamente militarizzato per tutelare chi infanga le radici partigiane di un territorio ricco di storia e resistenza, di ieri e di oggi.
Peccato che Marrone non sapeva nemmeno che la biblioteca civica a Bussoleno è chiusa il giovedì, l’assessore e i suoi “docili” accompagnatori hanno dovuto fare marcia indietro.
Così Marrone come è venuto se n’è subito andato, a gambe levate potremmo aggiungere, visto che diversi #notav si stavano già dirigendo sul posto per contestare questa mossa vigliacca che, giocando sul mancato preavviso, pensava di avere terreno facile per portare avanti le sue squallide teorie revisioniste.
Pensavano di marciare su Bussoleno, son ripartiti con la coda tra le gambe!
Fuori i fascisti dalla Valsusa!