di Giovanni Vighetti – La delegazione del PD che ha visitato il sito della Maddalena si è distinta, come d’abitudine per chi tutto fa a proprio interesse di autoconservazione e nulla nemmeno pensa a favore della collettività nazionale e locale, per volgarità di insulti e manipolazione della realtà.
Siamo assediati, come cittadini e come movimento No TAV, da spin doctor cioè da manipolatori della realtà e dell’informazione.
Ci sono giornalisti che deformano la cronaca ad uso e consumo di un’immagine negativa che possa giustificare denunce e condanne abnormi.
C’è la Magistratura torinese che si muove a senso unico: perché i pestaggi e le violenze delle forze di polizia vengono giustificati e fatti rientrare nella categoria del “comportamento esemplare e professionale”……… parole svuotate di ogni significato reale.
Di reale ci sono i candelotti sparati ad altezza d’uomo, i manganelli usati per offendere e non per contenere, i pestaggi indiscriminati, la caccia al manifestante.
I signori del PD ora usano due aggettivi per definire chi si oppone alla Torino Lyon: mafiosi e squadristi, capovolgendo la realtà dei fatti.
I fatti sono che le principali organizzazioni mafiose (Mafia, Camorra, N’drangheta), a partire dalla tratta Roma Napoli, sono ben presenti, finanziariamente e logisticamente, nella realizzazione del progetto TAV.
I fatti sono che non si può più parlare di pericolo d’infiltrazioni mafiose quando importanti settori dell’economia, soprattutto quelli legati agli appalti per la realizzazione delle opere pubbliche, sono controllati o contaminati dalla presenza mafiosa.
I fatti sono che, anche se l’inchiesta sulla trattativa Stato-Mafia del 1992 alla fine verrà insabbiata, la Storia d’Italia è stata fortemente condizionata da accordi presi a reciproca garanzia per gestione del Potere e “affari”tra Istituzioni e organizzazioni mafiose.
I fatti sono che i titolari dell’azienda Martina sono sotto processo per concorso in bancarotta fraudolenta: “ Il pm Roberto Furlan ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ipotesi di reato di concorso in bancarotta fraudolenta per i gemelli Claudio e Roberto Martina, proprietari della Martina srl che fu incaricata di effettuare alcuni lavori preliminari per la Tav”, da Repubblica del 15/3/2012.
I fatti sono che “..il rapporto del nucleo investigativo dei carabinieri di fine dicembre è stato depositato dalla procura a disposizione dei legali dei 191 indagati di «Minotauro»: ridefinisce questi legami e estende ombre nuove su appalti pubblici, compresa «la commessa aggiudicata da Ltf (Lyon Turin Ferroviaire) per realizzare la recinzione nel cantiere di Chiomonte».da La Stampa del 25/2/2012.
I fatti sono che in questa Valle non ci sono, categoricamente, minacce o intimidazioni, ma sicuramente uno scontro politico sul fatto che il bisogno di lavoro non può giustificare ne il disastro ambientale della Valle di Susa ne ulteriori rapine a danno della finanza pubblica.
Rispetto allo squadrismo: il termine rimanda al fascismo.
In Valle di Susa c’è una profonda memoria storica della lotta partigiana; squadrismo è la militarizzazione del territorio, è usare militari e forze di polizia per imporre con la forza un progetto rifiutato dalla comunità locale, è la costruzione di un muro con filo spinato e barriere metalliche per aprire un cantiere.
Se per realizzare un’opera pubblica si ricorre a questi mezzi: squadrista è chi, con la forza, calpesta i diritti delle comunità locali.
Giovanni Vighetti