Martedì 16 aprile, circa 130 persone hanno assistito a una presentazione dell’associazione Belledonne a Sa’Voix sul progetto Lyon-Turin in particolare il suo impatto nella zona tra tra i tunnel della Chartreuse e di Belledonne, lato Francia. Alcuni estratti del resoconto fatto dal giornale locale Le Dauphine Liberé:
“Tutti gli organismi agricoli sono contrari al progetto Lione-Torino, che è in contraddizione con la conservazione dei terreni agricoli! I terreni della pianura sono fertili e, se il progetto dovesse andare avanti, gran parte di essi non esisterebbe più: gli agricoltori dovrebbero cercare di produrre molto sulla poca terra rimasta. Anche i privati verrebbero espropriati e i prezzi dei terreni aumenterebbero”
Il progetto interesserebbe 31,5 ettari a Laissaud, 20,5 ettari a Les Mollettes, 10 ettari a Sainte-Hélène-du-lac, 10 ettari a Les Marches e 8,5 ettari a Chapareillan. (…)
Dopo la terra, è stato sollevato il problema dell’acqua, noto grazie al lavoro di ricognizione nella regione della Maurienne iniziato nel 2002, a Villarodin-Bourget. Philippe Delhomme, di Vivre et agir en Maurienne, ha mostrato la curva di flusso di un torrente che si è fermato al momento della perforazione della prima galleria. “Le sorgenti vengono evacuate dalla montagna per non allagare le gallerie e scaricate nell’Arc: tutta la biodiversità che ne aveva bisogno scompare e gli abitanti soffrono per la mancanza d’acqua, proprio come nel film Manon delle sorgenti! Inoltre, l’acqua viene costantemente utilizzata per ridurre le polveri inquinanti dal sito, mentre noi siamo costretti a limitarci”
Anche i fiumi Coisetan, Glandon e Béal de l’Ormet e Isère sarebbero interessati, con l’attraversamento di ponti ferroviari, un canale di scolo, e un viadotto…
Daniel Ibanez ha poi dimostrato che non ha senso costruire una seconda linea Lione-Torino, perché “il numero di treni è in calo: basta far fruttare i lavori finanziati sulla linea esistente! Tutti le amministrazioni statali hanno detto che non abbiamo bisogno di una nuova Lione-Torino! Sono stati spesi 400 milioni, non serve arrivare a 30 miliardi!”