Mentre ieri a Susa andava in scena la solita sit-com con i politici di turno a ribadire che ormai è fatta e ognuno si faceva garante della realizzazione dell’opera, la regione in testa, la provincia a seguire ecc ecc il dato di fatto che emrge dalla crisi di governo è in corso, oltre all’umento dell’Iva, è che l’iter pe rle compensazioni rallenta significitivamente . L’avevano chiamata “task force” perchè comunque il paragone guerrafondaio contro la Valsusa piace sempre, ed era creata per velocizzare gli iter delle compensazioni. Anche la sede dell’autority dei trasporti ha trovato sede a Torino ma poi ecco che le dimissioni probabili dei ministri del Pdl, tra cui Maurizio Lupi, rallentano il ruolino di marcia della lobby si tav.
Ed ecco che i cantieri slittano, le compensazioni stentano e le opere cosidette accessorie,che servono a Susa solo per la campagna elettorale prossima, bisogna capire come finaziarle.
Insomma, di fronte alla realtà politica italiana, la task force rischia il peacekeeping…ma si sa “la TAV si deve fare e si farà, senza se e senza ma”… ma oggi no, forse domani, forse con le prossime larghe intese…chissà.
L’unico cosa certa è che da oggi, con l’aurmneto dell’Iva al 22% a pagare saranno i soliti…ma tranquilli, ci sarà la Torino Lione!
Leggi da La Stampa Tav, la crisi di governo rallenta le compensazioni