L’assemblea Pubblica riunita a Bussoleno lunedì 8 giugno 2015
contro il Megaelettrodotto a 320.000 Volt Moncenisio Piossasco
Respinge tale progetto e chiede alle Amministrazioni ed ai Consigli Comunali dei territori interessati di respingerlo
- perché finalizzato al trasporto energetico dalle centrali nucleari francesi all’Italia e all’Europa , dunque funzionale ad un modello di sviluppo insostenibile e pericoloso, a cui il popolo Italiano ha detto NO con ben due referendum contro il nucleare, nel 1987 e nel 2011
- perché inutile: infatti l’Italia ha un surplus di energia disponibile di ben 25 GigaWatt, cioè il 50% in più del fabbisogno totale italiano, e l’utente paga in bolletta il non utilizzo come rimborso per il mancato profitto dell’Enel
- perché costosissimo, pagato con denaro pubblico a totale profitto privato
- perché causa di servitù ai danni dei territori attraversati e di disagi infiniti nel momento della posa in opera; infatti il megaelettrodotto, da Salbertrand a Bussoleno compresi, passerebbe lungo la strada statale 24 e dentro i paesi, ad un metro di profondità.
- perché in aperta contraddizione con i principi del risparmio energetico, della salute, della salvaguardia ambientale e della sovranità popolare, nonché in contrasto con lo sviluppo delle fonti energetiche piccole, pulite e rinnovabili.
Rifiuta il metodo delle consultazioni private adottato da Terna, in quanto lo considera un espediente per aggirare l’obbligo della consultazione e dell’informazione pubblica e trasparente
Decide i seguenti presidi di controinformazione:
Martedì 9/6 ore 10, davanti al Comune di Gravere.
Mercoledì 10/6, ore 10 davanti al Comune di Susa
Giovedì 11/6, ore 9, davanti alla Sala Consiliare di Bussoleno, via Torino 62.